In Italia e nel mondo il settore dei pagamenti sta cambiando velocemente e in maniera radicale: nuovi attori, nuove tecnologie e nuovi processi si stanno infatti affacciando sul mercato e la spinta normativa – legata alla direttiva PSD2 entrata in vigore a settembre – non farà altro che accelerare ulteriormente questi cambiamenti.
Dai pagamenti con carta si è passati a quelli con smartphone e wearable – con molto potenziale ancora da esprimere –, ma già ci si prepara a un futuro fatto di pagamenti tramite oggetti smart e connessi, utilizzando i cruscotti delle automobili o attraverso l’utilizzo della voce.
Anche nell’ambito dell’accettazione le opportunità legate all’innovazione stanno crescendo e stanno diventando sempre più importanti: i registratori di cassa e i POS stanno evolvendo verso piattaforme Android che potranno potenzialmente offrire migliaia di app, nuove esperienze di acquisto e nuove opportunità di business per gli esercenti; il mondo online sarà sempre più integrato con quello fisico, anche in termini di strumenti di pagamento; infine, l’esperienza di acquisto e pagamento all’interno dei negozi sarà in molti casi rivoluzionata e in questa logica si collocano le numerose sperimentazioni di acquisto checkoutless, ossia senza passare dalla classica barriera casse.
In un contesto così alla ricerca di nuove idee disruptive, l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano lancia la seconda edizione del Payment Idea Contest, un evento nato con l’obiettivo di far lavorare in maniera congiunta esperti del settore – che lavorano nelle principali aziende del mondo pagamenti – e studenti universitari, che potranno portare il loro punto di vista da consumatori e la loro freschezza innovativa, fondamentali per uscire dagli schemi consolidati.
Il Contest, patrocinato dall’incubatore di startup del Politecnico Polihub, si terrà il 21 febbraio 2020 e vedrà competere – per il premio di “Miglior idea innovativa dell’anno in ambito pagamenti” – gruppi misti composti dai manager delle aziende Partner e Sponsor dell’Osservatorio e dagli studenti che si candideranno.