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BorsadelCredito.it diventa Opyn: dal prestito tra “pari” all’embedded finance

La trasformazione di BorsadelCredito.it in Opyn fa leva sul lending digitale, che dovrebbe diventare parte integrante dei servizi offerti dalle banche all’economia reale e nuova linea di business delle grandi aziende non finanziarie (embedded finance).

settembre 2021
2 min
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BorsadelCredito.it, protagonista italiana del social lending, cambia pelle e dà vita a Opyn, un’evoluzione del suo percorso che la vede affiancare al servizio di digital lending quello di embedded finance.

L’embedded finance, in italiano finanza integrata o finanza incorporata, in sostanza consente alle società di qualsiasi settore di fornire servizi finanziari e creare un’esperienza molto più fluida e personalizzata per i suoi clienti. Attraverso questo strumento BorsadelCredito.it punta a strutturarsi sempre più come abilitatore tecnologico per la finanza tradizionale e per le aziende non finanziarie attraverso la licenza d’uso del proprio software a terzi.

Opyn – brand name che prende forma dalle parole inglesi “open” e “PIN” – segna il passaggio definitivo della società, nata nel 2012, da piattaforma di peer to peer lending a Digital Lender e Lending as a Service Platform. Opyn, oltre ad essere una delle principali piattaforme di digital lending d’Europa, è anche un partner per le banche, gli asset manager e per le grandi imprese non finanziarie, volto ad aiutarle nella digitalizzazione: mette la propria tecnologia di lending a disposizione delle aziende che vorranno andare incontro alle crescenti necessità di semplicità e rapidità delle pmi, in un contesto in cui queste ultime richiedono servizi più snelli e interamente paperless.

Attraverso l’adozione di un nome internazionale, inoltre, Opyn prepara il terreno per una strategia di espansione europea che avrà inizio nel prossimo biennio. Quello dell’alternative lending europeo è un mercato fiorente: stando alle previsioni di Statista, sfiorerà gli 8 miliardi di euro nel 2021. In particolare, il lending alle imprese è in forte crescita a livello internazionale: secondo il Centro per l’Alternative Finance dell’Università di Cambridge, nel 2020 i prestiti alle pmi hanno toccato nel mondo (esclusa la Cina) 43 miliardi di euro, un aumento del 51% anno su anno.

Gli Usa hanno prestato via lending oltre 27 miliardi nel 2020, il Regno Unito 14 miliardi e l’Europa 4,4 miliardi. In questo contesto, l’Italia appare essere il mercato più vigoroso dell’Europa continentale: secondo il report “Il Fintech dalla a alla z” realizzato dal Politecnico di Milano, Unioncamere e Innexta, il volume di erogato realizzato dal direct lending nel 2020 in Italia è di oltre 1,6 miliardi, in aumento di 4,5 volte rispetto all’anno prima. Una crescita che sta anche accelerando: secondo l’ultimo report di P2P Market Data relativo al mese di luglio, da inizio 2021 le società del lending hanno già prestato oltre 2 miliardi.