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Nasce Facebook financial, la nuova business unit per i pagamenti

A guidarla sarà David Markus, ex presidente di PayPal da sei anni alla corte di Mark Zuckerberg. Avrà il compito di armonizzare i servizi di e-payment su tutte le piattaforme del gruppo

settembre 2020
2 min
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Una nuova business unit dedicata ai servizi finanziari che si pone l’obiettivo di armonizzare tutti i sistemi di pagamento all’interno della galassia Facebook. Ad annunciare la nascita di Facebook Financial con un post sul blog aziendale è David Marcus, approdato nel gruppo fondato da Mark Zuckerberg sei anni fa, dopo ave lasciato la presidenza di PayPal. Marcus è tra l’altro uno dei protagonisti della creazione di Libra, la criptovaluta di Facebook.

La nuova Business Unit, secondo quanto anticipato dal manager, avrà la responsabilità di gestire e coordinare tutti gli strumenti relativi ai pagamenti che la compagnia sta sviluppando, come WhatsApp Payments, Facebook Payments e Novi, il portafoglio digitale pensato per Libra. Novi, precisa il manager, resterà tra l’altro proprio sotto il controllo diretto di Marcus, mentre a guidare lo sviluppo di Facebook Payments, sarà Stephane Kasriel.

Perché tutta questa spinta per integrare i pagamenti nell’ecosistema Facebook?
Per quanto permettere un’esperienza d’acquisto completa, dalla scoperta del prodotto al pagamento sulla stessa piattaforma, appaia una prospettiva allettante e una buona idea sulla carta, facendo due conti sorgono alcuni interrogativi.


Una piattaforma nata come social e messaggistica come Facebook parte naturalmente svantaggiata nella corsa all’ecommerce rispetto a rivali create ad hoc come Amazon o Google Pay.


Secondo un’analisi di S&P Global basata sui dati di Tencent, la rivale cinese di Facebook, i pagamenti potrebbero non portare un grande contributo complessivo alle entrate della compagnia.

Al momento, il settore pagamenti porta, assieme ad altre commissioni, soltanto l’1,5% delle entrate totali di Facebook, e non è chiaro come le quote siano spartite. Sempre secondo S&P Global, Facebook si può aspettare un guadagno fintech simile ai numeri della sua controparte cinese, circa 4 dollari per utente contri i 18 di una fintech nativa come Paypal – numeri non molto incoraggianti.

D’altra parte, bisogna considerare che il settore pagamenti potrebbe non essere per Facebook un nuovo strumento di guadagno di per sé, quanto un ingranaggio in più per massimizzare le entrate da altri lati del suo ecosistema.


Facebook si è imbarcato in questa operazione puntando sul fatto che la possibilità di effettuare acquisti direttamente su Instagram, Messenger e WhatsApp incentiverà l’utente a portare a termine l’acquisto di un prodotto che abbia catturato la sua attenzione, e dunque darà maggior valore al suo advertising. In più, il sistema indurrà gli utenti a passare più tempo sulle sue app anziché deviare su terzi.