
Banca Idea: 45 milioni per un progetto fintech dedicato alle pmi
Parte il progetto Banca Idea, una fintech dedicata alle piccole e medie imprese lanciata da Roberto Nicastro, banchiere di lungo corso e già direttore generale di Unicredit. Per lanciare l’iniziativa – il cui nome è attualmente provvisorio – è stata completata con successo la raccolta di 45 milioni di euro di capitale da parte di investitori e business angels nel mondo bancario, imprenditoriale, assicurativo, fintech e nel Venture Capital. Tra questi figurano Gruppo Generali, Gruppo Sella, Gruppo IFIS, ISA. Si tratta del più grande primo round di finanziamento mai realizzato per una startup fintech italiana. Il progetto potrebbe diventare operativo dall’autunno 2020.
Il progetto punta a sviluppare una banca digitale che coniughi l’esperienza di professionisti con differenti percorsi tra il fintech (la tecnologia applicata alla finanza) e il bancario. L’obiettivo finale è offrire al mondo delle piccole e piccolissime imprese prodotti semplici, agili, tecnologici e focalizzati sulle loro esigenze.
“Nonostante il periodo difficile, siamo riusciti a completare questo significativo round di finanziamento e a completare l’acquisizione della piattaforma Fide – dichiara Federico Sforza, Amministratore Delegato – questo dovrebbe permetterci di essere operativi già in autunno con soluzioni innovative di credito alle piccole e piccolissime imprese, caratterizzate da semplicità, velocità e affidabilità. Stiamo definendo il nome della società, un elemento particolarmente strategico in termini di comunicazione. Siamo molto orgogliosi della squadra di investitori e manager che abbiamo riunito e che garantiscono al progetto da un lato serietà e solidità finanziaria e dall’altro il giusto mix di competenze e sinergie per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: diventare la prima banca digitale del Paese totalmente dedicata alle piccole imprese. Un comparto essenziale dell’economia italiana, in questo periodo particolarmente provato dalla crisi economica, e che sta peraltro accelerando la propria vocazione digitale. Vogliamo essere pronti entro l’anno per dare il nostro contributo alla ripresa e alla crescita di produttività del Paese”.
















