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E-payment, le banche europee lanciano la sfida a Visa e Mastercard

Sedici istituti di credito, tra i quali l’italiana Unicredit, al lavoro per creare l’European Payments Initiative, un sistema dei pagamenti completamente digitale che potrebbe vedere la luce tra due anni

settembre 2020
2 min
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Presentato il progetto per creare il primo sistema di pagamenti pan-europeo alternativo ai big statunitensi del settore, l’European Payments Initiative. Sarà attivo entro il 2022 e prevede la partecipazione di 16 banche tra le quali Unicredit, Bnp Paribas e Deutsche Bank.

Le ragioni della decisione non sono nuove. In Europa la metà dei pagamenti avviene ancora per contanti e i due principali circuiti di pagamento, Visa e Mastercard, sono statunitensi, mentre i nuovi entrati nel settore sono Google (ancora Usa) e Alipay (Cina). Per questo l’Unione europea sta lavorando con le banche centrali nazionali e le grandi banche europee alla creazione di un circuito dei pagamenti paneuropeo che possa offrire un’alternativa ai sistemi stranieri.

La European Payments Initiative (Epi) mira a creare un nuovo standard per i mezzi di pagamento, offrendo una carta per i consumatori e i commercianti europei. L’iniziativa è supportata da sedici banche con sede in Francia, Germania, Italia e altri due paesi dell’eurozona. Il circuito coprirà tutti i tipi di transazione, incluse quelle nei negozi, online, il ritiro di soldi presso gli Atm, gli scambi di denaro peer-to-peer oltre agli schemi delle principali soluzioni di pagamento internazionali. Finora partecipano all’iniziativa, oltre all’italiana Unicredit, anche Bbva, Bnp Paribas, Commerzank, Deutsche Bank, Santander, Ing e Société Générale.

Nelle prossime settimane verrà costituita a Bruxelles una società interinale che si occuperà di fare da primo riferimento per l’aggregazione delle banche. “L’obiettivo dell’Epi – si legge in un comunicato – è di offrire una soluzione di pagamenti digitali che possa essere usata ovunque in Europa e che possa superare l’attuale frammentazione del Vecchio continente. Anche il coronavirus ha sottolineato il bisogno di una soluzione unificata per i pagamenti digitali europei”. Il riferimento del comunicato è al crollo nell’uso del contante durante il lockdown nei vari Paesi europei, e all’esplosione dei pagamenti contactless e online tramite carte di pagamento.