Emulai: così una nuova fintech italiana vuole rendere meno rischiosa la finanza decentralizzata
Emulai ha sviluppato un’infrastruttura per il primo copytrading decentralizzato: consentirà agli utenti di navigare tra tutti i wallet attivi sulle blockchain più diffuse, individuare i trader più esperti e di successo e copiare automaticamente i loro futuri investimenti.

Una nuova startup fintech italiana, Emulai, scommette sulla finanza decentralizzata, o DeFi (Decentralized Finance), quella che punta a creare servizi finanziari decentralizzati basati su blockchain, in grado di offrire agli utenti maggiore controllo sul proprio denaro, e maggiore trasparenza e sicurezza rispetto ai tradizionali servizi finanziari centralizzati del mondo bancario.
La società ha obiettivi ambiziosi: rendere l’ingresso nel mondo della blockchain accessibile a tutti, unendo Web3 e Intelligenza artificiale.
In questo scenario, dovrà vedersela con competitor come Nansen e Messari per la parte di analytics, eToro e Robinhood per gli investitori alle prime armi, DeBank per il tracking dei wallet e le funzioni Social.
Emulai ha sviluppato una propria infrastruttura di decodifica e analisi, che tra le altre cose servirà per lanciare il primo copytrading decentralizzato ‘permissionless e non custodial’ sul mercato: un sistema che consentirà agli utenti di navigare tra tutti i wallet attivi sulle blockchain più diffuse, individuare i trader più esperti e di successo e copiare automaticamente i loro futuri investimenti. Con questo obiettivo: rendere l’ingresso nella finanza decentralizzata più accessibile a tutti e meno rischioso per gli utenti nuovi e poco esperti.
“Pensiamo che il nostro sistema renda più democratico l’ingresso nella finanza decentralizzata perché molti degli investitori bravi hanno accesso a informazioni che gli altri utenti semplicemente non hanno. Inoltre, è davvero difficile orientarsi tra marketing selvaggio, progetti più o meno validi e vere e proprie truffe. Copiare utenti scafati può essere un modo più sicuro di investire”, osserva lo startupper.
Che anticipa: “il sistema sarà in versione beta chiusa quest’anno, abbiamo una waitlist di beta tester che ci aiuteranno a smussare gli angoli. Dopodiché faremo degli audit esterni per garantirne la sicurezza, completeremo la compliance legale per i mercati di riferimento, inizialmente prevalentemente asiatici, e infine lanceremo la versione aperta a tutti verso fine anno”.
Per quanto riguarda il modello di business di Emulai, ci sono 3 tipologie di piani: chi esegue il copytrading paga lo 0,5% di quello che investe, dopo di che non versa nessuna altra commissione. Poi c’è un piano per l’accesso ai dati, con 3 diverse tariffe. E uno più enterprise per flussi di dati personalizzati e sviluppo prodotti.
Emulai è anche in fase di raccolta fondi in Europa e Asia, con l’obiettivo di raggiungere 1,2 milioni di euro di seed, in 2 stage, da partner strategici che possano accompagnarne il percorso di crescita.