Newsletter #22

maggio 2023

12 articoli
25 min totali
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Banner Banca AideXa usa l'AI di Actico per velocizzare l'approvazione dei finanziamenti
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Banca AideXa usa l'AI di Actico per velocizzare l'approvazione dei finanziamenti

Banca AideXa velocizza i processi di approvazione dei finanziamenti grazie all’intelligenza artificiale della credit platform tedesca Actico.

La collaborazione punta a velocizzare le fasi di controllo della valutazione del credito di una azienda, attraverso la combinazione di KPI tradizionali e modelli di machine learning. L’integrazione dei modelli di Actico con gli algoritmi proprietari di AideXa permette quindi di ridurre i tempi di valutazione, garantire decisioni trasparenti e ottimizzare la verifica di tutti i modelli di dati. 

Il team di valutazione del credito può disporre di un quadro completo di sintesi del merito creditizio di un’impresa che richiede un prestito attraverso un’unica piattaforma integrata: dalle informazioni esterne dei SIC, ai risultati della valutazione automatica e istantanea. 

Tramite l’utilizzo dell’IA, sostiene la banca, la solidità di un’impresa viene valutata in tempo reale mentre il cliente procede con la richiesta online sul sito della banca, riducendo i tempi di erogazione del credito alle PMI. 
 


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Banner Innovazione digitale e sostenibilità: 7 banche premiate dall’ABI
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Innovazione digitale e sostenibilità: 7 banche premiate dall’ABI

Sono 17 le banche e 55 i progetti che hanno partecipato alla tredicesima edizione del “Premio ABI per l’innovazione nei servizi bancari”. 

Questi i premiati emersi dalla selezione effettuata dal Comitato Tecnico Scientifico di esperti e dalla Giuria di rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico che hanno identificato i vincitori per le 7 categorie elencate nel Regolamento:

— Premio Innovazione per la Sostenibilità al progetto Sharing Energy: Comunità energetiche solidali presentato da Intesa Sanpaolo
— Premio Innovazione per il Data Driven Banking al progetto Data Mesh presentato da UniCredit
— Premio Innovazione per la Digital Transformation sui Canali al progetto YouPlan Business: il Digital Business Financial Management per le PMI presentato da Banco BPM
— Premio Innovazione per la Digital Transformation nei processi e nelle operations al progetto Motore CRM Anti Frode presentato da Banca Mediolanum
— Premio Innovazione per il Cliente Retail al progetto QuiCash presentato da Bibanca – Gruppo BPER Banca
— Premio Innovazione per i Clienti Corporate al progetto “AgevolARTI” la nuova piattaforma dedicata alle PMI per orientarsi nelle agevolazioni pubbliche presentato da BNL BNP Paribas ed Artigiancassa – Gruppo BNP Paribas
— Premio Innovazione per gli Ecosistemi al progetto BCC Innovation Festival, L’idea è la vera rivoluzione presentato dal Gruppo BCC Iccrea

La Giuria ha inoltre assegnato una Menzione Speciale ai progetti:
— CDP Business Matching: piattaforma per l’internazionalizzazione presentato da Cassa Depositi e Prestiti
— AI per Corporate Targeting Automation presentato da Intesa Sanpaolo
— Smart Factor, The Human Digital Factoring presentato da Unicredit


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Innovation Platforms, che cosa sono e 9 soluzioni proposte da startup

Le Innovation Platforms sono spazi di interazione tra diversi stakeholder per generare innovazione dentro e fuori l’azienda. Una ricerca ha analizzato circa 100 startup a livello globale. Ecco una selezione delle loro soluzioni e che cosa permettono di fare.

Negli ultimi anni i modelli di platform economy a hanno acquisito un’importanza sempre maggiore. Molti settori hanno visto la creazione e la diffusione di imprese che basano la loro value proposition su questi modelli e l’utilizzo di soluzioni platform-based è diventato sempre più comune per le attività quotidiane di cittadini e imprese.

Questo modello in realtà esiste da sempre, basti pensare ai mercati urbani tradizionali, ai giornali o ai provider di sistemi di pagamento, tutti esempi di business fortemente caratterizzati da elementi tipici dei modelli a piattaforma. L’elemento di novità rispetto al passato è rappresentato dalla diffusione sempre più pervasiva della tecnologia digitale, che ha permesso una scalabilità molto più rapida e l’ideazione di nuovi modelli di business che non erano possibili in precedenza.

Le teorie e le dinamiche dei modelli di business platform-based, unite alle opportunità abilitate dalla diffusione del digitale, hanno portato alla nascita e diffusione all’interno delle imprese delle cosiddette “Innovation Platforms”.

Le Innovation Platforms possono essere intese come spazi di interazione tra diversi stakeholder che hanno l’obiettivo di abilitare lo sviluppo e la generazione di innovazione tramite approcci collaborativi. In particolare, le Innovation Platforms possono avere un focus interno all’azienda, esterno o in entrambe le direzioni.

Nel primo caso rientrano tutte quelle piattaforme che hanno l’obiettivo di abilitare l’interazione tra attori all’interno delle mura aziendali. Le piattaforme caratterizzate da un approccio esterno sono invece definite Open Innovation Platform, cioè soluzioni volte ad abilitare o facilitare la relazione con attori esterni al fine di generare e sviluppare innovazione.

Le piattaforme ad uso interno sono quelle maggiormente diffuse, circa il 60% del totale. In termini di taglio medio dei finanziamenti, però, le piattaforme ad uso esterno registrano un valore più alto, con 16 milioni rispetto ai circa 9 delle piattaforme ad uso interno.

Innovation Platforms, 9 soluzioni proposte da startup
1.    GlassDollar, presentata dal Country Manager Italy, Spain and Portugal Marco Beretta, supporta le aziende per aumentare la loro rapidità di innovazione. Ciò avviene attraverso la raccolta delle esigenze aziendali, la loro centralizzazione, lo scouting di fornitori esterni di innovazione (startup) per tali esigenze e il loro abbinamento con gli stakeholder aziendali interessati.
2.    Halo, presentata dal CEO Kevin Leland, consente alle aziende di condividere opportunità di partnership e di ricevere proposte da ricercatori e startup accreditati di tutto il mondo che lavorano nella stessa area di interesse.
3.    Hypha, presentata dal Co-founder & CEO Arpit Kaushik, è uno spazio di lavoro collaborativo che consente di costruire idee di grande impatto su scala organizzando le informazioni in modo da allinearsi con il flusso di lavoro del team, facilitando la ricerca di ciò che serve distinguendo le informazioni chiave da quelle secondarie.
4.    PatentPlus, presentata dal Co-founder & CEO Simeon Graupe, analizza i dati proprietari provenienti dalle collaborazioni dirette con gli enti di ricerca in combinazione con i dati di mercato pubblicamente disponibili per individuare le opportunità di trasferimento e collaborazione individuali.
5.    PosterLab, presentata dal Co-founder & CEO Sebastien Charles, fornisce una piattaforma di collaborazione tra organizzazioni per progetti di R&D e innovazione che consente di tracciare e gestire i progetti, mappando i team e i partner in modo sistematico.
6.    Productable, presentata dall’Head of Partnerships & Growth Tyler Steinke, è una piattaforma decisionale per l’innovazione che trasforma gli investimenti in innovazione in risultati tangibili, fornendo agli innovation leader i dati di cui hanno bisogno per prendere decisioni affidabili in materia di investimenti e agli innovatori le basi per sviluppare e scalare le loro idee migliori.
7.    Ubuntoo, presentata dalla Operations Manager Valentina Bellomi, è una piattaforma che supporta le aziende e i professionisti nel rispondere ai propri obiettivi di sviluppo sostenibile, attraverso una piattaforma che permette ad aziende, governi e istituzioni di mappare e identificare tecnologie e innovazioni, aiutandoli a scoprire e implementare soluzioni sostenibili in modo esponenzialmente più rapido.
8.    Xeem, presentata dall’Head of Business Strategy Max Jagusch, offre una soluzione che consente alle aziende di mettere online brevi business case sui quali giovani talenti possono proporre idee di sviluppo. Tramite Xeem, le aziende ottengono un accesso esclusivo a un pool di talenti altamente motivati. Allo stesso tempo, ispirano gli stessi, beneficiano di idee innovative esterne e si posizionano come datore di lavoro attraente.
9.    Wyth, presentata dal Co-founder & CEO Samuele Franzini, offre un platform builder per creare e gestire community, eventi, collaborazioni e piattaforme social proprietarie. La soluzione può essere ospitata sul cloud o sul server del cliente e personalizzata in base alle sue esatte esigenze, consentendogli di risparmiare tempo e denaro su progetti personalizzati.

La Ricerca ha inoltre evidenziato come l’offerta delle startup censite si differenzi a seconda delle combinazioni di funzionalità proposte. Le piattaforme ad uso interno offrono soluzioni tipicamente relative a tre categorie: supporto alla generazione, valutazione e sviluppo di innovazione; supporto alla collaborazione e condivisione tra colleghi e business unit; supporto al decision-making aziendale. Le piattaforme ad uso esterno, invece, operano tipicamente in quattro ambiti: supporto all’esplorazione dell’ecosistema esterno e delle opportunità̀ presenti sul mercato; supporto alla selezione di partner e alla gestione operativa delle relazioni; supporto all’identificazione e valorizzazione di nuovi talenti esterni; supporto allo sviluppo di eventi o contest esterni.
 


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Banner FinTech, il Governo abilita l’emissione e la circolazione in digitale di azioni e obbligazioni
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FinTech, il Governo abilita l’emissione e la circolazione in digitale di azioni e obbligazioni

Approvato e reso effettivo in tempi record il decreto legge che definisce un regolamento per l’emissione e la circolazione tramite blockchain di strumenti finanziari. Modificato e reso più semplice l’impiego del regulatory sandbox.

Il decreto vuole in pratica fornire una chiara e puntuale regolamentazione per consentire l’attuazione del Regolamento (UE) 2022/858, relativo “a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito (o DLT pilot regime), cioè su un archivio di informazioni in cui sono registrate le operazioni relative a strumenti finanziari e digitali e che è condiviso da dispositivi o applicazioni informatiche in rete e sincronizzato tra di essi”.

In altri termini, il nuovo decreto stabilisce una disciplina comune per permettere l’emissione di azioni, obbligazioni, titoli di debito o quote di organismi di investimento collettivo del risparmio attraverso strumenti digitali come la blockchain. 

All’interno del decreto è riportato che la Banca d’Italia e il Ministero dell’economia e delle finanze saranno le strutture preposte a tenere il registro per la circolazione digitale su cui saranno effettuate le scritturazioni volte a permettere l’emissione e il trasferimento degli strumenti finanziari. Non saranno però le uniche strutture a essere responsabili del registro, se ne potranno infatti far carico anche i gestori di un SS DLT o TSS DLT oppure ulteriori soggetti eventualmente individuati secondo il nuovo regolamento che introduce il decreto legge stesso.

Il Governo intende anche avviare misure di semplificazione della sperimentazione relativa alle attività di FinTech, come riportato nel decreto legge del 30 aprile 2019, con cui “è stato introdotto nell’ordinamento un regime semplificato e transitorio (il regulatory sandbox) per la sperimentazione delle attività di innovazione tecnologica digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo, al fine di consentire agli operatori FinTech di testare soluzioni innovative dal punto di vista digitale, con un costante dialogo con le autorità di vigilanza”.

In particolare, vengono introdotte alcune puntualizzazioni. Una di queste precisa che “lo svolgimento, nell’ambito della sperimentazione e nel rispetto dei limiti stabiliti dai provvedimenti di ammissione, di attività che rientrano nella nozione di servizi e attività di investimento non implica l’esercizio a titolo abituale di attività riservate e, pertanto, non necessita del rilascio di autorizzazioni ove sia prevista una durata massima di sei mesi, salvo il maggior termine della sperimentazione, che non può superare complessivamente il limite massimo di diciotto mesi, nei casi in cui sia concessa una proroga funzionale all’ottenimento dell’autorizzazione o dell’iscrizione prevista dalla legge per lo svolgimento abituale e a titolo professionale dell’attività medesima”.

Viene inoltre aggiunto che i provvedimenti per l’ammissione alla sperimentazione stabiliscono i limiti della stessa attività di partecipazione alla sperimentazione riguardo alla tipologia e alle modalità di prestazione del servizio di investimento, alla tipologia e al numero di utenti finali, al numero di operazioni e ai volumi complessivi dell’attività.

Il Governo è stato costretto a operare in tempi brevissimi per approvare e far entrare in vigore il nuovo decreto legge. Questo a causa dell’obbligo di adottare e di pubblicare, entro il 23 marzo 2023, le disposizioni utili a conformarsi alla modifica di alcune direttive europee in tema di definizione dello strumento finanziario, includendo gli strumenti emessi mediante tecnologia a registro distribuito. Infatti, l’Italia era in ritardo sul recepimento del provvedimento e il non rispetto della data del 23 marzo avrebbe comportato l’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Ue. Il Governo precisa però che, l’urgenza di introdurre la disciplina in materia di emissione e la circolazione tramite il ricorso a tecnologie a registro distribuito, ha anche l’obiettivo di evitare che gli operatori italiani si trovino in una posizione di svantaggio competitivo rispetto agli operatori negli altri Stati membri.
 


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Banner Emulai: così una nuova fintech italiana vuole rendere meno rischiosa la finanza decentralizzata
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Emulai: così una nuova fintech italiana vuole rendere meno rischiosa la finanza decentralizzata

Emulai ha sviluppato un’infrastruttura per il primo copytrading decentralizzato: consentirà agli utenti di navigare tra tutti i wallet attivi sulle blockchain più diffuse, individuare i trader più esperti e di successo e copiare automaticamente i loro futuri investimenti. 

Una nuova startup fintech italiana, Emulai, scommette sulla finanza decentralizzata, o DeFi (Decentralized Finance), quella che punta a creare servizi finanziari decentralizzati basati su blockchain, in grado di offrire agli utenti maggiore controllo sul proprio denaro, e maggiore trasparenza e sicurezza rispetto ai tradizionali servizi finanziari centralizzati del mondo bancario.

La società ha obiettivi ambiziosi: rendere l’ingresso nel mondo della blockchain accessibile a tutti, unendo Web3 e Intelligenza artificiale.

In questo scenario, dovrà vedersela con competitor come Nansen e Messari per la parte di analytics, eToro e Robinhood per gli investitori alle prime armi, DeBank per il tracking dei wallet e le funzioni Social.

Emulai ha sviluppato una propria infrastruttura di decodifica e analisi, che tra le altre cose servirà per lanciare il primo copytrading decentralizzato ‘permissionless e non custodial’ sul mercato: un sistema che consentirà agli utenti di navigare tra tutti i wallet attivi sulle blockchain più diffuse, individuare i trader più esperti e di successo e copiare automaticamente i loro futuri investimenti. Con questo obiettivo: rendere l’ingresso nella finanza decentralizzata più accessibile a tutti e meno rischioso per gli utenti nuovi e poco esperti.

“Pensiamo che il nostro sistema renda più democratico l’ingresso nella finanza decentralizzata perché molti degli investitori bravi hanno accesso a informazioni che gli altri utenti semplicemente non hanno. Inoltre, è davvero difficile orientarsi tra marketing selvaggio, progetti più o meno validi e vere e proprie truffe. Copiare utenti scafati può essere un modo più sicuro di investire”, osserva lo startupper.

Che anticipa: “il sistema sarà in versione beta chiusa quest’anno, abbiamo una waitlist di beta tester che ci aiuteranno a smussare gli angoli. Dopodiché faremo degli audit esterni per garantirne la sicurezza, completeremo la compliance legale per i mercati di riferimento, inizialmente prevalentemente asiatici, e infine lanceremo la versione aperta a tutti verso fine anno”.

Per quanto riguarda il modello di business di Emulai, ci sono 3 tipologie di piani: chi esegue il copytrading paga lo 0,5% di quello che investe, dopo di che non versa nessuna altra commissione. Poi c’è un piano per l’accesso ai dati, con 3 diverse tariffe. E uno più enterprise per flussi di dati personalizzati e sviluppo prodotti.

Emulai è anche in fase di raccolta fondi in Europa e Asia, con l’obiettivo di raggiungere 1,2 milioni di euro di seed, in 2 stage, da partner strategici che possano accompagnarne il percorso di crescita. 
 


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La startup Aspire punta ad essere “All in one, financial operating system”

Aspire, startup fintech B2B con sede a Singapore, ha chiuso un round di serie C da 100 milioni di dollari. Fondata dagli italiani Andrea Baronchelli e Giovanni Casinelli nel 2018, nata all’interno di Y Combinator, Aspire offre pagamenti internazionali, carte aziendali, gestione di debiti e crediti e altri servizi finanziari. La società ha affermato che il suo volume di pagamenti totale è cresciuto di 3 volte fino a raggiungere i 12 miliardi di dollari, con più di 15mila clienti in tutto il sud-est asiatico. Il prodotto di punta della startup è AspireAccount, che offre una gestione del flusso di cassa e servizi di pagamento B2B ai commercianti digitali.

Aspire punta ad essere “All in one, financial operating system” un vero e proprio sistema di agenzia che aiuta piccole e medie imprese a gestire tutti i servizi finanziari, aiutando anche la fase di incorporazione della società, tutto online, integrato e veloce.

“Dalla fornitura di dati finanziari in tempo reale, ai pagamenti transfrontalieri rapidi e trasparenti, al potenziamento dei team aziendali con capacità di gestione della spesa di prim’ordine per muoversi rapidamente e agire correttamente: non vediamo l’ora di potenziare ogni impresa, grande o piccola, con i nostri strumenti finanziari al passo coi tempi”, ha affermato Andrea Baronchelli, co-fondatore e CEO di Aspire. 
 


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Akt.io, l’app per la gestione di patrimoni nell’era delle cripto

Entra nel mercato italiano la società europea che promette di scambiare più di 90 monete virtuali in maniera semplice. Ecco come

La soluzione offre una piattaforma che mette a disposizione un IBAN dedicato, permettendo di scambiare più di 90 criptovalute in maniera semplice. Inoltre offre una carta di pagamento e algoritmi che sfruttano una tecnologia proprietaria (WealthBot) per offrire un ritorno su investimenti automatici (ROI).

WealthBot, previsto per il 2023, è un robo-advisor che effettua e gestisce in automatico le operazioni di acquisto/cessione per conto degli utenti. Crea un portafoglio automatizzato su misura, scegliendo un profilo di rischio personalizzato, sfruttando algoritmi e analisi dei dati avanzati.

Disponibile in 30 Paesi europei, conta oltre 70 mila utenti attivi, di cui 15 mila in Italia. Un mercato, quello italiano, che, secondo Kévin Régis, COO & CCO della società, ha “un grande potenziale di crescita nel prossimo futuro”.

Dopo un anno duro per le valute virtuali, la tecnologia blockchain di Akt.io punta ad essere disruptive in Italia.

L’app di Akt.io per la gestione patrimoni in criptovalute promette di democratizzare una tecnologia ora accessibile a tutti, superando le criticità del “mondo della finanza tradizionale (…) spesso intimidatorio” per cui “molti si sentono tagliati fuori”, commenta Gael Itier, fondatore e Ceo di Akt.io.


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Criptovalute, ok del Parlamento Ue alle norme su antiriciclaggio e tracciamento

Si tratta del primo atto legislativo europeo per monitorare i trasferimenti di asset come bitcoin e token di moneta elettronica. Le regole valgono anche per le transazioni superiori a mille euro dai cosiddetti self-hosted wallets ovvero le attività non gestite da terze parti.

Il Parlamento europeo ha approvato le norme per tracciare i trasferimenti di cripto-attività e prevenire il riciclaggio di denaro, oltre a nuove regole su vigilanza e protezione dei clienti. Il regolamento ha riscosso il voto favorevole di 529 deputati, 29 i contrari e 14 gli astenuti.

Si tratta del primo atto legislativo europeo per rintracciare i trasferimenti di cripto-asset come Bitcoin e token di moneta elettronica. Il testo, concordato provvisoriamente dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio nel giugno 2022, mira a garantire la tracciabilità dei trasferimenti di cripto-asset per poter bloccare le transazioni sospette, come succede per qualsiasi altra operazione finanziaria.

La cosiddetta travel rule, già presente nella finanza tradizionale, sarà estesa anche ai trasferimenti di cripto-attività: prevede che le informazioni sull’origine e sul beneficiario finale dei cripto-asset viaggino con la transazione e siano conservate da entrambi i partecipanti al trasferimento. Le regole copriranno anche le transazioni superiori a mille euro dai cosiddetti self-hosted wallets (cripto-attività che non sono gestite da una parte terza, come un istituto finanziario o un fornitore di servizi di credito) quando interagiscono con portafogli gestiti da piattaforme di servizi di cripto-attività. Le norme non interesseranno invece i trasferimenti da persona a persona effettuati senza l’intervento di un fornitore (provider) o quelli tra fornitori, se agiranno per conto personale.

Gli eurodeputati hanno approvato anche, sempre in via definitiva, con 517 voti favorevoli, 38 contrari e 18 astensioni, nuove regole comuni sulla supervisione, la protezione dei consumatori e le salvaguardie “ambientali” dei cripto-asset, comprese le cripto-valute. Il progetto di legge, concordato informalmente con il Consiglio nel giugno 2022, include salvaguardie contro la manipolazione del mercato e la criminalità finanziaria. Sono coperti i cripto-asset non regolati dalla legislazione vigente sui servizi finanziari.

Le disposizioni principali per coloro che emettono e negoziano cripto-attività (compresi i token collegati ad attività e i token di moneta elettronica) riguardano la trasparenza, la divulgazione, l’autorizzazione e la vigilanza nell’ambito delle transazioni. I consumatori saranno meglio informati in merito ai rischi, ai costi e agli oneri connessi alle loro operazioni. Inoltre, il nuovo quadro giuridico sosterrà l’integrità del mercato e la stabilità finanziaria, regolando le offerte pubbliche di cripto-attività.

Il testo concordato comprende misure contro la manipolazione del mercato e per la prevenzione del riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altre attività criminali. Per contrastare i rischi di riciclaggio di denaro, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) dovrà istituire un registro pubblico con i nomi dei fornitori di servizi di cripto-attività non conformi che operano in territorio Ue senza autorizzazione. Per ridurre l’elevata impronta di carbonio delle criptovalute, i fornitori di servizi significativi dovranno pubblicare il loro consumo di energia.


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Change Capital lancia Tax Credit Point, nuova piattaforma per la cessione di crediti tra aziende

La startup Change Capital lancia Tax Credit Point, un marketplace digitale per la cessione di crediti fiscali tra aziende.

La nuova soluzione, totalmente sviluppata internamente, permette una relazione diretta tra l’azienda cessionaria e le aziende cedenti, agevolando così l’incontro tra domanda e offerta e garantendo una compravendita rapida e sicura.  

Tax Credit Point è nel concreto un marketplace B2B che facilita la generazione di liquidità immediata per le imprese. La piattaforma si presenta come una soluzione totalmente digitale che tutela sia il venditore sia l’acquirente grazie a un processo di compravendita certificato in tutte le sue fasi dal team di professionisti di Change Capital e dalle società di revisione partner.

Tra i servizi fruibili ci sono:
•    Vendita e incasso immediato per il cessionario, che non deve occuparsi direttamente della pratica e della burocrazia, gestite interamente da Change Capital;
•    Firma del contratto in digitale;
•    Creazione di un “Escrow Account” per il trasferimento del pagamento: si tratta di un contratto tra due soggetti in base al quale le parti contraenti affidano a un terzo soggetto il mandato per regolare la compravendita.
 


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Approda in Italia Pixpay, la carta prepagata per bambini e adolescenti

Dopo Francia e Spagna, Pixpay approda finalmente in Italia. Pixpay è una app di teen banking ideata dalla omonima startup francese per educare i ragazzi ai pagamenti digitali che in soli due anni ha raggiunto 250.000 utilizzatori in Francia e Spagna.

Pixpay è una carta conto quindi una carta ricaricabile dotata di codice IBAN, dedicata a bambini (sopra i 10 anni) e ragazzi, può essere usata ovunque e si gestisce tramite 2 app: una dedicata ai figli, l’altra ai genitori. Il lancio in Italia di questa carta per i minorenni avviene con il supporto di Nexi.

Ma cosa è Pixpay? Pixpay è una carta conto, con IBAN e su circuito Mastercard, che si gestisce attraverso due app: una è dedicata ai genitori, l’altra ai figli (maggiori di 10 anni).
Oltre a funzionalità per educare i ragazzi a gestire i propri soldi, con Pixpay è possibile trasferire denaro sul conto Pixpay con un bonifico e collegando la carta di credito di un genitore, oltre che programmare in anticipo le paghette.

Pixpay costa 2,99 euro al mese e la carta ricaricabile Mastercard è offerta e inviata gratuitamente. Non presenta commissioni su prelievi, pagamenti, ricariche con carta e scoperto di conto.

Al di fuori dell’area Euro si applica una commissione del 2% sulle transazioni di pagamento e 2 euro per i prelievi allo sportello.
 


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BritCoin: la sterlina digitale arriverà entro il 2030

Giunta in fase di consultazione, la sterlina digitale potrebbe debuttare sul mercato già entro la fine del decennio, per sfidare Bitcoin e Stablecoin.

BritCoin sarà la nuova sterlina digitale (CBDC). Giunta in fase di consultazione, l’alternativa britannica al contante potrebbe debuttare sul mercato entro la fine del decennio. Il governo del primo ministro Rishi Sunak prepara la risposta alle monete digitali private, come già stanno facendo altri Paesi, a partire dalla Ue con l’euro digitale.

Bitcoin e StableCoin, le criptovalute garantite da asset fissi, ma ultra volatili, avranno in futuro avversari del calibro delle monete elettroniche delle Banche centrali. La Banca d’Inghilterra ha affermato che la Sterlina digitale sarà un’alternativa al contante. BritCoin punta ad essere la prima criptovaluta ufficiale di una valuta nazionale. Come effige digitale avrà Re Carlo III.

La roadmap prevede che la settimana prossima prenderà il via il processo di consultazione pubblica. Durerà quattro mesi e sarà l’occasione per rassicurare i cittadini che la moneta elettronica sostenuta dallo stato è stabile, e non ha a che fare con le criptovalute private. La decisione finale arriverà entro il 2025, mentre il debutto è previsto entro il 2030.

Entro la prima metà del 2023, sarà la volta della proposta dell’Ue. Il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, alla conferenza congiunta con la Bce sull’euro digitale ha dichiarato: “Le società e le economie europee si stanno rapidamente digitalizzando, dobbiamo abbracciare l’era digitale, anche il nostro sistema monetario deve adattarsi a un futuro digitalizzato”.

Lo scorso novembre la Reserve Bank of India ha lanciato la sperimentazione della rupia digitale.
 


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Apple lancia Pay Later: pagamenti a rate senza interessi negli Stati Uniti

Apple ha lanciato il suo servizio finanziario Apple Pay Later negli Stati Uniti, che permette agli utenti di suddividere gli acquisti in quattro pagamenti, distribuiti nell’arco di sei settimane, senza interessi e senza commissioni.

Gli utenti possono facilmente tenere traccia, gestire e rimborsare i loro prestiti Apple Pay Later in un’unica comoda posizione in Apple Wallet, e possono richiedere prestiti Apple Pay Later da 50 a 1.000 dollari, utilizzabili per acquisti online e in-app effettuati su iPhone e iPad presso gli esercenti che accettano Apple Pay.

Apple ha reso noto che sta iniziando a invitare alcuni utenti selezionati ad accedere a una versione preliminare del servizio, con l’intenzione di offrirla a tutti gli utenti idonei nei prossimi mesi. Il percorso di lancio del nuovo servizio rimane dunque graduale, con questo ultimo passo che avvia il debutto ufficiale pubblico dopo che, secondo le voci, i test erano partiti all’interno della stessa Apple, con i dipendenti dell’azienda.

Per iniziare a sfruttare il nuovo servizio, spiega Apple, gli utenti possono richiedere un prestito all’interno di Wallet. Verrà quindi chiesto loro di inserire l’importo che desiderano prendere in prestito e di accettare i termini di Apple Pay Later. Durante il processo di richiesta viene eseguito un soft credit pull per garantire che l’utente sia in una buona posizione finanziaria prima di accettare il prestito. 

Dopo che un utente è stato approvato, vedrà l’opzione Pay Later quando seleziona Apple Pay al momento del pagamento online e nelle app su iPhone e iPad e potrà utilizzarla per fare un acquisto. Una volta configurato Apple Pay Later, gli utenti possono anche richiedere un prestito direttamente nel processo di checkout quando effettuano un acquisto.

Apple Pay Later è integrato direttamente in Wallet, quindi gli utenti possono visualizzare, monitorare e gestire senza problemi tutti i loro prestiti in un unico posto. In Wallet, gli utenti possono vedere l’importo totale dovuto per tutti i loro prestiti esistenti, nonché l’importo totale dovuto nei prossimi 30 giorni. Possono anche scegliere di visualizzare tutti i pagamenti imminenti in una vista calendario in Wallet per aiutarli a monitorare e pianificare i propri pagamenti.

Prima che un pagamento sia dovuto, gli utenti riceveranno anche notifiche tramite Wallet ed email in modo che possano pianificare di conseguenza. Agli utenti verrà chiesto di collegare una carta di debito da Wallet come metodo di rimborso del prestito; per evitare che gli utenti si indebitino ulteriormente per rimborsare i prestiti, le carte di credito non saranno accettate, specifica Apple.

Apple sottolinea anche che il servizio Pay Later è stato progettato ponendo al centro la privacy e la sicurezza. Gli acquisti che utilizzano Apple Pay Later vengono autenticati tramite Face ID, Touch ID o passcode e la cronologia delle transazioni e dei prestiti degli utenti non viene mai condivisa o venduta a terze parti per marketing o pubblicità.
Apple Pay Later – spiega infine la società di Cupertino – è fornito da Apple Financing LLC, una società sussidiaria di Apple Inc., responsabile della valutazione del credito e dei prestiti. Apple Financing prevede di segnalare i prestiti Apple Pay Later alle agenzie di credito statunitensi a partire da questo autunno, in modo che si riflettano nei profili finanziari complessivi degli utenti e possano contribuire a promuovere prestiti responsabili sia per il prestatore che per il mutuatario.