Mooncard: carta e app per gestire le spese aziendali
La gestione delle spese aziendali e dei pagamenti di collaboratori e dipendenti è uno dei terreni in cui il Fintech sta cercando di offrire soluzioni innovative alle aziende di ogni dimensione.

Mooncard è una realtà specializzata nata nel 2016: abbiamo incontrato Valerio Gay, Team Leader Account Manager Italia di Mooncard, per farci spiegare meglio come funziona il servizio.
Che cosa è Mooncard, come nasce e che cosa offre?
VG. Mooncard nasce da un'idea dei nostri due co-founder, Tristan Leteurtre e Damien Metzger, che avevano lo stesso problema: gestire le note spese dei loro dipendenti e recuperare gli scontrini e tutta la documentazione di ciò che ha a che fare con i viaggi di lavoro.
Mooncard nasce quindi con l’idea di semplificare la vita alle aziende, evitando perdite di tempo come la compilazione di inutili file Excel, oppure la ricerca disperata di scontrini vecchi di settimane.
Offre una soluzione ingrata con tre pilastri: una carta Visa, un’applicazione web e mobile, un software contabile. I dipendenti dell’azienda possono usare la carta per effettuare le spese. Per ogni transazione ricevono una notifica che li invita a fotografare lo scontrino: la nota spese si compila in tempo reale.
Il primo vantaggio è evitare di dedicare ore di lavoro alla nota spese di fine mese. Il secondo è che l’informazione nasce digitale: lo scontrino è stato fotografato e digitalizzato subito. Terzo vantaggio: eviti di generare errori grazie a un sistema di lettura dello scontrino che confronta le informazioni con quelle relative alla transazione con carta. Sapremo dove e quando una spesa è stata fatta e per quale importo.
L’applicazione, invece, permette di parametrare la carta: l’azienda decide quanto e dove si può spendere con la carta del dipendente. Può definire plafond e categorie di spesa in pochi click. Con molte opzioni di parametri e soglie giornaliere, settimanali e mensili.
Quanto costa Mooncard? E come si diventa clienti?
VG. Per diventare clienti di Mooncard basta andare sul nostro sito web e richiedere una demo: l’azienda viene così associata a un commerciale che inizierà dal capire le vostre esigenze. Ogni impresa è diversa e il nostro target è composto da una platea molto differenziata e ampia, che va dal libero professionista all’azienda con migliaia di dipendenti che generano moltissime note spese. Per questo la prima fase è di ascolto: dobbiamo capire l’uso effettivo del nostro software e delle nostre carte. E in base a questo si genera un preventivo personalizzato.
Ogni carta Mooncard costa 5 euro al mese. Poi c’è un prezzo variabile, legato al software e alle funzionalità abilitate, che spazia da un minimo di 29,90 euro al mese fino a 490 euro. Chiaramente in base alla “taglia” e alle richieste del cliente.
Negli ultimi anni abbiamo visto diverse realtà emergenti, sul mercato italiano, che vogliono migliorare il modo in cui le imprese gestiscono le loro spese e i pagamenti. Mooncard che obiettivi ha in Italia e che potenziale ci vede?
VG. Mooncard è presente in sei mercati “esteri”, oltre alla Francia: Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Austria e, appunto, Italia. Il nostro Paese, da solo, rappresenta il 50% del valore dei mercati internazionali e questo rende bene l’idea di quanto sia importante per noi.
L’Italia resta un pilastro del nostro sviluppo e, infatti, prevediamo molte assunzioni. Quando sono arrivato nel team, circa un anno e qualche mese fa, eravamo tre persone.
Oggi siamo più di 20, in un periodo certo non facile e in cui la Fintech ha subito qualche battuta d’arresto. E stiamo continuando ad assumere: se c’è qualche talento all’ascolto, sul nostro sito ci sono molte posizioni aperte.
Una delle parole chiave dell’ecosistema Fintech è collaborazione. Mooncard come collabora con altri attori?
VG. Mooncard è aperta a qualunque tipo di collaborazione che possa dare valore aggiunto al nostro prodotto e già abbiamo diversi partner.
Possiamo citare John Paul, leader di mercato in ambito loyalty e conciergerie, che permette ai nostri clienti di richiedere informazioni e programmare le proprie trasferte ed esigenze, dal biglietto aereo all’ingresso in un cinema. Un partner importante è Flying Blue, il programma fedeltà di diverse compagnie aeree, tra cui Air France, KLM e Transavia. Ogni utente della nostra carta può accumulare miglia grazie ai pagamenti effettuati con la carta aziendale.
1 miglio per ogni euro speso con le carte standard e 1,5 miglia per ogni euro con le carte Premium. Queste miglia vanno direttamente sul conto personale del dipendente o del libero professionista e, di fatto, costituiscono un benefit aziendale, perché sono convertibili in premi o in biglietti aerei.
Tutte le spese concorrono a generare miglia, anche quello di un F24 alle Poste usando la carta Mooncard.
Per i nostri utilizzatori Premium forniamo oltre all’assicurazione AIG base prevista per tutti i clienti Mooncard, una copertura aggiuntiva con massimali più elevati.
Il meccanismo delle miglia non rischia di tradursi in un incentivo alla spesa per i dipendenti?
VG. L’azienda controlla tutte le spese dall’applicazione e sono previste due modalità: una preventiva e l’altra post-acquisto. Prima di affidare una carta al dipendente posso selezionare le categorie di spesa in cui potrà usarla e impostare un plafond massimo giornaliero, settimanale e mensile. E naturalmente c’è la fase di contabilità, in cui l’azienda rivede tutte le spese effettuate e le verifica con una catena di validazione, diversa in ogni impresa.
Ogni spesa viene verificata per vedere se rientra nella policy aziendale e le figure preposte le decide l’azienda: il diretto responsabile del dipendente, il contabile, chiunque. Questo permette anche, in casi estremi, di disabilitare l’ottenimento delle miglia o di altri benefit. Ma con una policy ben fatta e spiegata al dipendente, sicuramente non sarà necessario.