Se non si vuole vivere il pathos generato dalla loro estrema volatilità, con il rischio di veder sfumare il proprio investimento in poche ore, anche se in passato il loro mercato ha fatto arricchire i più coraggiosi, oggi c’è la possibilità di usarle come mezzo di risparmio. Tra le oltre duemila monete virtuali ci sono anche le stable coin, ovvero delle criptovalute agganciate al valore del dollaro americano e dell’euro, che mantengono la loro quotazione pressoché stabile. Tra le più popolari Paxos Standard, Tether e USD Coin.
I conti di risparmio
Diverse compagnie hanno cominciato a offrire dei conti di risparmio utilizzando un portfolio di cripto valute selezionate per offrire un ritorno costante a ogni investitore. Tra i servizi più apprezzati dagli utenti ci sono:
BTCPop: nata nel 2014 come piattaforma di prestito di cripto valute tra utenti, si è poi evoluta come fornitore di servizi cripto-finanziari. Tra i tanti un conto di risparmio, da aprire in pochi minuti, che carica degli interessi giornalieri.
Nebeus: piattaforma di prestiti basata a Londra che garantisce interessi mensili sulla somma depositata sul conto, con un tasso annuale dell’8,45%. Il deposito minimo richiesto è di soli 100 euro.
You HODLer: basato a Cipro, offre alcune opzioni d’investimento con vari livelli di rischio corrispondenti a diversi tassi d’interesse.
Crypto.com: ampia la gamma di servizi finanziari legati alle cripto valute di questa piattaforma. Il loto conto di risparmio è chiamato “Crypto Earn” e offre un tasso annuo fino al 12%.
BlockFi: questo fornitore di servizi statunitense di criptovalute non richiede un deposito minimo e permette di guadagnare degli interessi fin da subito, basta una veloce registrazione.
Oltre alle offerte di questi pionieri del crypto banking, anche gli storici colossi della finanza si stanno interessando al fenomeno. La banca JPMorgan Chase ha iniziato a collaborare con due principali exchange di cripto valute, come Coinbase e Gemini, offrendo loro i propri servizi bancari. Forse fiutando la possibilità offerta dai tanti negozi online e catene come Starbucks che sembrano orientata ad accettare Bitcoin e similari come forma di pagamento.