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Open banking. Tink approda in Italia

Un orchestratore nell’open banking. La svedese Tink, piattaforma che consente a banche e startup di creare servizi digitali, fa il suo ingresso in Italia.

gennaio 2020
2 min
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Già attiva in 14 mercati, Tink ha aperto un headquarter a Milano. I dati sono naturalmente al centro dell’ecosistema open banking promosso dall’azienda: le informazioni, condivise tra i diversi attori, permettono infatti di creare servizi dedicati agli utenti finali offrendo una customer experience personalizzata. Per realizzare tutto ciò è sufficiente una sola API (PSD2 compliant, naturalmente), posta su piattaforma cloud-based.

Dietro la tecnologia, però, c’è un team di quasi 4mila sviluppatori dedicati alle soluzioni digitali e un bacino di dati appartenenti a oltre 33 milioni di clienti finali in tutta Italia. La piattaforma infatti offre ai clienti l’accesso ai dati di transazione finale di dodici tra le principali banche del Paese: UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano, Gruppo Credem, Fineco Bank, ING, Monte dei Paschi di Siena, BPER, Banca Popolare di Sondrio, American Express, Revolut e Widiba.

Nel dettaglio, Tink propone 4 soluzioni principali: Account Aggregation, che consente ai clienti di gestire i propri conti da un’unica app; Data Enrichment, che trasforma i dati grezzi in informazioni tangibili, estraendo valore dai dati finanziari; Payment Initiation, che permette di effettuare pagamenti e trasferire denaro tra conti bancari di istituti diversi; Personal Finance Management, che offre ai clienti gli strumenti e le informazioni personalizzate di cui hanno bisogno per controllare meglio la propria vita finanziaria.