Nasce Uber Money, il colosso del ride hailing spinge sui servizi finanziari
Si potrà aprire un conto corrente a costo zero con carta di debito e carta di credito. In arrivo anche un digital wallet per gestire e spendere gli incassi. I servizi fintech saranno estesi prima ai driver, poi ai fattorini Uber Eats e agli utenti finali

Uber vuole “fare la banca”: il colosso americano del ride hailing ha annunciato la nascita della nuova divisione Uber Money che espande i servizi finanziari Uber già esistenti e li potenzia con un nuovo digital wallet e carte di debito e di credito che poggiano su un servizio bancario senza commissioni fornito dai partner Visa, Green Dot e Barclays. La strategia dell’azienda dei taxi privati punta a dare più servizi ai suoi oltre 4 milioni di autisti e fattorini in tutto il mondo: anche chi non ha un conto corrente bancario potrà aprire, senza costi, un conto Uber e avere una carta di debito con cui gestire i guadagni. Uber lancerà anche un digital wallet che integrerà Apple Pay e Google Pay e si rivolge ad autisti, fattorini e anche agli utenti finali dei servizi targati Uber.
Grazie alle funzionalità rinnovate della app Uber Money, gli autisti e i fattorini di Uber che aprono un conto con Uber potranno accedere a un sistema “in tempo reale” per incassare subito e controllare quello che guadagnano; adesso gli autisti devono attendere una settimana prima di avere a disposizione il proprio incasso. L’app include anche una carta di debito: per chi la usa Uber offre un rimborso sulle spese di carburante tra il 3% e il 6%. Chi lavora per Uber, in pratica, può avere un conto corrente bancario senza alcuna spesa e la facilità di incassare il pagamento per le corse o le consegne anche senza avere un conto presso una banca tradizionale. In arrivo c’è anche una carta di credito Uber in collaborazione con Barclays. Chi la utilizza riceve un cashback del 5% sulle cifre spese su Uber, Uber Eats, Jump (il marchio delle bici e dei monopattini elettrici condivisi) e Copter (il servizio con cui si prenotano voli da Manhattan all’aeroporto Jfk).
Uber ha già testato il suo bancomat negli Stati Uniti e alcuni altri mercati e ora lo porterà su scala globale, in tutti i paesi in cui opera. La funzionalità di punta è quella degli instant payment: negli Usa oltre il 70% dei pagamenti ai driver già avviene con questa modalità. Ma su scala globale il 40% dei viaggi Uber viene ancora pagato in contanti. Per l’azienda americana del ride hailing offrire un servizio di più ai collaboratori e agli utenti finali vuol dire spingere sul business e cercare di migliorare le prestazioni finanziarie e reagire alla pressione di un mercato dove la concorrenza si intensifica.
In quest’ottica l’offerta di servizi finanziari serve ad Uber a trattenere autisti e fattorini, evitando che passino ai servizi rivali che si stanno diffondendo in tutto il mondo, e gratificare con programmi ad hoc gli utenti delle sue corse in auto e bici e delle sue consegne a domicilio.