Newsletter #19

settembre 2022

13 articoli
24 min totali
Banner Fintech & Insurtech
Banner Sella cerca startup per la Metaverse Finance
2 min

Sella cerca startup per la Metaverse Finance

Il metaverso non è più solo un’ipotesi affascinante, ma un territorio di business da conquistare rapidamente prima di altri. Una nuova frontiera promettente anche per i servizi finanziari. Nasce da questa convinzione il Metaverse 4 Finance Accelerator, il primo programma italiano di accelerazione dedicato al nuovo ambiente digitale che il gruppo Sella ha lanciato insieme al proprio Venture Incubator dpixel e con il supporto di OGR Torino, che ha anche ospitato l’evento ufficiale di presentazione che si è tenuto lo scorso 6 luglio. L’obiettivo è individuare e sostenere la crescita delle startup nazionali e internazionali per lo sviluppo di soluzioni e tecnologie innovative, economicamente sostenibili, inclusive e sicure, nell’ambito del metaverso applicato alla finanza.

Secondo i dati di Grand View Research si prevede che il metaverso raggiungerà nel 2030 un valore globale di mercato pari a 678,8 miliardi di dollari con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 39.4%. Fondato su una combinazione di fattori ad alto contenuto tecnologico come infrastrutture, interfacce, esperienze ibride/virtuali e creator economy, il metaverso può abilitare nuove e inesplorate opportunità di mercato anche per il mondo della finanza.

Ma il metaverso non è solo business e tecnologia, ma è anche "emozione", perché parla di qualcosa che impatterà fortemente sulle vite di ognuno di noi. E l'unico modo per affrontare questo nuovo mondo è "esplorarlo, provarlo, trovare idee da sviluppare, fare anche errori e imparare da essi", sottolinea Pietro Sella, Ceo del gruppo Sella, specificando che dietro il web3 ci sono cinque dimensioni: governance, fiducia, inclusività, asset digitali (il cambiamento principale e dirompente) e schemi di incentivi. Dimensioni che in molti casi possono risolvere problemi reali meglio che le soluzioni tradizionali.

Metaverse 4 Finance Accelerator è rivolto a startup nazionali e internazionali che siano in grado di realizzare innovazioni disruptive sul mercato attraverso tecnologie applicate alla finanza per il metaverso. Tra i requisiti richiesti alle startup figurano un core team definito, una chiara value proposition, un prototipo pronto per il lancio sul mercato entro 6-10 mesi e un livello di maturità tecnologica TRL (Technology Readiness Level) maggiore o uguale a 6.

L’iniziativa, suddivisa in 4 fasi, si articolerà in un arco temporale di 6 mesi: una prima fase di scouting & selection durante la quale verrà effettuata la selezione delle migliori startup, cui seguirà un secondo momento di business acceleration per supportare il business plan e individuare le 10 migliori startup selezionate. Ci sarà poi la fase di validazione tecnica dei prodotti e delle soluzioni per le 5 startup finaliste (che riceveranno un investimento di 100 mila euro ciascuna) prima di passare al “matchmaking” che prevede la possibilità di integrare le innovazioni sviluppate all’interno dei processi di aziende operanti nel settore.
 


Banner Fintech & Insurtech
Banner Il metaverso è il grande alleato delle banche: l’offerta di Minsait
2 min

Il metaverso è il grande alleato delle banche: l’offerta di Minsait

Minsait mette in questo modo a disposizione dei propri clienti un’offerta virtuale, abilitando anche uno spazio al quale poter accedere tramite un avatar, visitando le proposte, con una esperienza analoga a quella del mondo reale.

Spiega Gerardelli, responsabile dei Servizi Finanziari di Minsait: “Nonostante l’attrattiva del metaverso, si tratta ancora di uno spazio con poche iniziative di business reali. È quindi il momento di entrare e sfruttare tutte le opportunità che può offrire al settore bancario e all’ecosistema finanziario in generale”.

Minsait ricorda che, sebbene le iniziative legate al mondo virtuale siano ancora in fase di decollo, le banche più innovative stanno già considerando le azioni nel metaverso come parte dei loro piani di innovazione. Il tutto in un contesto in cui le grandi piattaforme stanno definendo un futuro centralizzato.

Nel metaverso si può camminare in un ambiente 3D, interagire, comprare, vendere o addirittura possedere beni digitali. Un ambiente di azione che apre enormi possibilità al settore finanziario, sia partecipando ai metaversi esistenti sia creando un metaverso proprio.

Per Minsait è innegabile che la creazione di un metaverso privato possa essere un elemento di differenziazione e innovazione per le istituzioni e le aziende finanziarie, sia nei processi di vendita e nei servizi bancari che nell’esperienza dei dipendenti. Questo potrebbe essere un canale differenziante per il servizio clienti e le vendite, ma anche uno spazio a uso interno della banca dove reinventare i processi aziendali. D’altra parte, la partecipazione attiva a metaversi esistenti (come The Sandbox o Decentraland) fornisce alla banca un canale di marketing che rafforza il brand, oltre a consentirle di avvicinarsi a nuovi segmenti di clientela grazie a innovativi prodotti bancari.

Secondo l’azienda, anche se nel breve termine il metaverso sarà principalmente un canale aggiuntivo che aiuterà a connettersi con gli utenti e a incrementare la vendita di prodotti nel mondo fisico, nel medio e lungo termine genererà direttamente nuove linee di business.
 


Banner Fintech & Insurtech
Banner Reopla, con Big Data e AI valuta 100 immobili al secondo
2 min

Reopla, con Big Data e AI valuta 100 immobili al secondo

Reopla integra un nuovo modello automatico di valutazione degli immobili, che sfrutta big data, intelligenza artificiale e machine learning.

Il nuovo AVM (Automated Valuation Model) è in grado di valutare fino a 100 immobili al secondo, con una precisione pari in media al 91% e un una percentuale di errore inferiore del 15% rispetto alla media del mercato. Inviando alla piattaforma AVM - disponibile in modalità SaaS o pay-per-use - i dati dell’immobile (come la superficie, l’indirizzo, la tipologia di immobile ,etc.), il sistema li rielabora attraverso modelli matematici e statistici.
In tempo breve fornisce una valutazione automatica precisa, qualsiasi sia l’ubicazione del bene sul territorio nazionale.

La piattaforma è anche in grado di sopperire alla mancanza di dati interni da parte della banca o della società che lo utilizza: riesce infatti a recuperare dati automaticamente da altri fonti (ad esempio il catasto o annunci di immobili in vendita o già venduti con caratteristiche comparabili) e a integrarli, per rendere la valutazione il più accurata possibile.

A differenza degli AVM tradizionali, che lavorano su porzioni di territorio molto ampie, il modello di Reopla assicura una maggiore profondità di dettaglio, perché riesce a individuare variazioni di prezzo anche per aree molto piccole, come isolati confinanti, e propone insieme alla valutazione un report di mercato con dati socio-demografici, informazioni generali sull’andamento delle vendite e caratteristiche specifiche sulla zona in cui è localizzato l’immobile.

Grazie a modelli avanzati di Machine Learning, infine, l’algoritmo di Reopla continua ad aggiornarsi e a migliorarsi nel tempo.
 


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Casavo Mutui. Online si trova casa e anche il mutuo
2 min

Casavo Mutui. Online si trova casa e anche il mutuo

È nata Casavo Mutui, la società di mediazione creditizia dell’omonimo portale dedicato a chi cerca casa, che punta su digitale e umano, grazie a un team a disposizione degli utenti che cercano il mutuo più adatto.

In realtà, la versione base di supporto all’accensione del mutuo esisteva già in Casavo. Ma questa ne è l’evoluzione. «In una prima fase di test interno, l’80% dei clienti che ha avuto la necessità di un mutuo ci ha chiesto supporto – racconta Simone Viganò, General Manager di Casavo Mutui. Ora possiamo dare slancio a questo servizio e servire sia i clienti che comprano con noi un immobile, sia quelli che vorranno affidarsi a noi per il mutuo».

Casavo Mutui permetterà infatti di espandere la platea di utenti, raggiungendo anche chi non ha cercato casa sul portale. «Nel giro di un paio di anni ci aspettiamo che il volume d’affari generato su Casavo Mutui dai clienti che comprano con Casavo venga raggiunto, e anche superato, da chi si affida a noi solo per il mutuo – annuncia Viganò. Per dare qualche numero, dalla sua fondazione nel 2017 ad aprile 2022, Casavo ha effettuato più di 2.700 transazioni per un valore complessivo superiore a 715 milioni di euro».

Il cliente, inoltre, può contare su servizi dedicati, come l’assicurazione sulle ristrutturazioni o l’assistenza post-vendita. Ma soprattutto può fare tutto con semplicità grazie alle tecnologie digitali: dallo scambio documentale alla pratica del mutuo.

Ma l’obiettivo finale di Casavo è diventare una Home Platform: un’ecositema casa, capace di offrire una serie di servizi che ruotano attorno alla compravendita. «Proponiamo infatti progetti di interior design personalizzati e da poco abbiamo lanciato Casavo Homeplus, che offre sconti e offerte di brand partner come Engie, Verisure, Everli e Samsung, ma anche Dalfilo e Hello Fresh».
 


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Mobile banking: l’app di Intesa Sanpaolo è digital leader nell’area Emea
2 min

Mobile banking: l’app di Intesa Sanpaolo è digital leader nell’area Emea

Forrester Research mette l’applicazione, utilizzata da circa 8 milioni di clienti, al vertice del ranking in quattro categorie su tredici a partire da funzionalità e customer experience. 

La società di ricerche statunitense Forrester ha dichiarato l’app Intesa Sanpaolo Mobile “Overall Digital Experience Leader”, prima assoluta tra tutte le app di banking valutate in Europa, Medio Oriente e Africa con le migliori funzionalità e customer experience.

Il rapporto pubblicato, The Forrester Digital Experience Review: EMEA Mobile Banking Apps, Q2 2022, oltre a riconoscere la digital leadership, ha evidenziato come Intesa Sanpaolo sia best practice di quattro categorie su tredici: gestione quotidiana delle proprie finanze (money management), per il supporto in termini di analisi che i clienti hanno in app per comprendere come e dove spendono e come possono ottimizzare la gestione delle loro spese; pagamenti e invio di denaro (money movement), per gli strumenti che consentono l’invio di denaro e i pagamenti anche con strumenti evoluti delle proprie bollette e per le spese quotidiane; navigazione (navigation), per la facilità della navigazione, chiarezza nell’architettura delle informazioni e degli elementi esposti in pagina, che consentono una navigazione semplice e inclusiva; privacy e contenuti informativi (privacy cues and content), per la chiarezza e trasparenza con cui l’app gestisce i contenuti legati a privacy e permessi richiesti ai clienti.

Tra le caratteristiche dell’app Intesa Sanpaolo Mobile sono state evidenziate: il rigoroso e solido processo di progettazione e design, che hanno reso l’app più usabile e accessibile; la ricchezza dei contenuti funzionali, controbilanciata da una user experience efficace e affidabile; la completezza degli strumenti per l’analisi delle spese, con una categorizzazione accurata, la previsione del saldo a fine mese e suggerimenti personalizzati per i clienti; le innovazioni introdotte per facilitare la ricerca dei documenti e delle informazioni, come la possibilità di utilizzare la voce ed essere guidati nel disporre operazioni sui propri conti e carte direttamente con il motore di ricerca; i nuovi strumenti per rendere l’app più accessibile, con la possibilità di ingrandire i caratteri, attivare modalità di rappresentazione dei grafici più adatti ai clienti ipovedenti e modalità per migliorare la leggibilità.
 


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner E-banking, l’Italia accelera ma la strada è ancora in salita
2 min

E-banking, l’Italia accelera ma la strada è ancora in salita

Secondo un’analisi della Fabi, la Federazione autonoma del bancari, nel nostro Paese è raddoppiata la quota di popolazione che utilizza i servizi online, ma restiamo fanalino di coda fra le economie occidentali che prediligono la modalità elettronica allo sportello fisico

Sull’accesso alla banca via attraverso canali digitali l’Italia ha fatto passi in avanti, raddoppiando la percentuale di popolazione che utilizza l‘e-banking, ma resta ancora a livelli di paesi come Grecia e Turchia. È quanto emerge da un’analisi della Fabi, Federazione autonoma bancari italiani.

“Nonostante la recente accelerazione dell’evoluzione digitale del sistema bancario italiano – spiega il sindacato – l’analisi del tasso di e-banking della popolazione europea mostra preferenze diversificate tra i paesi e un grado di ‘maturità digitale’ a diverse velocità. Nel 2012, in Italia, solo il 21% della popolazione si avvaleva dei servizi ebanking, un dato al di sotto della metà della media europea, pari al 38%, e ampiamente distante dal tasso di digitalizzazione bancaria dei cittadini dei maggiori paesi. In meno di 10 anni in Italia la propensione all’utilizzo dei canali digitali, sebbene raddoppiata, non mostra di essere ancora al passo con l’Europa perché la relazione multicanale continua a lasciare spazio al rapporto diretto con la clientela”.

L’Italia è infatti ancora il fanalino di coda tra i paesi occidentali di tutta l’area euro, con appena il 45% della popolazione complessiva che preferisce l’e-banking ai servizi bancari in filiale nel 2021. Rispetto a una media complessiva del 58%, nel confronto europeo il nostro Paese precede solo la Grecia (42%), la Turchia (46%), la Bulgaria (15%) e la Romania (15%) mentre fanno molto meglio di noi altri paesi importanti come Francia (72%), Spagna (65%) e Germania (50%).

Incrociando i dati statistici della Banca d’Italia e dell’Istat aggiornati a fine 2021, la Fabi rivela inoltre che, in meno di 10 anni, le banche italiane hanno chiuso 11.231 sportelli: le agenzie erano 32.881 a fine 2012, per poi calare a 23.480 nel 2020 e ancora a 21.650 a fine 2021. Dal 2012, prosegue l’analisi, la riduzione è stata pari al 34,16%, mentre tra il 2020 e il 2021 la contrazione è stata del 7,79%: in un solo anno le chiusure sono state 1.830. Anche le banche sono molte di meno: dai 706 istituti di credito del 2012 si è passati ai 474 nel 2020 e ai 456 nel 2021. La contrazione ha interessato anche il personale: le lavoratrici e i lavoratori bancari erano 315.238 a fine 2012, 275.433 a fine 2020 e 269.625 a fine 2021. La riduzione netta è stata di 45.613 unità (-14,47%) tra il 2012 e il 2021 e di 5.808 unità (-2,11%) tra il 2020 e il 2021.
 


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Nasce Otter Finance, startup che permette di “utilizzare i propri investimenti come garanzia per chiedere un anticipo”
1 min

Nasce Otter Finance, startup che permette di “utilizzare i propri investimenti come garanzia per chiedere un anticipo”

Benedetta Arese Lucini torna nel fintech: dopo Oval fonda la startup Otter. Otter Finance Ltd (questo il suo nome per intero) è una società iscritta al registro delle imprese di Londra, dove ha sede, il 28 aprile 2022.

Come è riportato sulla pagina Linkedin della startup, Otter è una soluzione fintech europea, che si propone di svelare il segreto meglio custodito in finanza per tutti: “far funzionare i tuoi soldi per te oggi mentre benefici della loro crescita domani”. Sempre secondo la descrizione ufficiale, il team di Otter è composto da “imprenditori esperti e leader provenienti dalle migliori startup del mondo”. Attraverso Otter si possono “utilizzare i propri investimenti come garanzia per chiedere un anticipo: i soldi vengono ricevuti sul conto in massimo 48 ore e si può scegliere di spenderli a proprio piacimento. I guadagni futuri copriranno l’anticipo iniziale”.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Change Capital innova l’accesso al credito e alla liquidità per le PMI
1 min

Change Capital innova l’accesso al credito e alla liquidità per le PMI

La società, nata nel 2019 come mediatore creditizio, sta innovando l’accesso al credito e alla liquidità per le PMI, grazie alla sua piattaforma digitale che aggrega le soluzioni dei più affidabili operatori del settore finanziario e con il solo inserimento della partita IVA, attraverso un algoritmo proprietario, in pochi secondi identifica quelle più appropriate per la specifica azienda. 

Attraverso un team interno di consulenti accompagna la PMI in tutto l’iter: dall’analisi di tutte le opportunità disponibili, all’identificazione di quella più adatta per la specifica impresa, fino al closing dell’operazione. 

Più di 1.000 imprese si sono finanziate tramite la piattaforma Change Capital per oltre €150 MLN intermediati. 
La piattaforma è inoltre disponibile in modalità “as a service” per le terze parti (es. banche, intermediari, associazioni di categoria) che vogliano utilizzarla come strumento per alimentare il proprio business (modello B2B2X).

L’ecosistema di partner implementato da Change Capital comprende oltre 60 lenders che offrono le più innovative soluzioni di credito. Tra questi, alcune delle fintech più riconosciute sul mercato italiano come October, Credimi, Workinvoice, Banca Aidexa, illimity, Banca Progetto, CF+, Anticipay, MyCreditService, Opyn e CashMe. Include 14 network strategici che offrono servizi di credito alle PMI fra banche, associazioni di categoria, confidi, società di mediazione, Consorzi di impresa – tra questi Confidare, Fidi Toscana, Fidit, Fider, Coop Fidi, Confartigianato Arezzo, Finart CNA, Confidi UNI.CO. – e i più efficienti e completi data provider.
 


Banner Sistemi di Pagamento
Banner Criptovalute, la Ue stringe sulle regole: accordo Consiglio-Parlamento
3 min

Criptovalute, la Ue stringe sulle regole: accordo Consiglio-Parlamento

Raggiunta l’intesa provvisoria sulla proposta che riguarda gli emittenti di monete digitali non garantite e le cosiddette stablecoin. Obiettivo: proteggere gli investitori e preservare la stabilità finanziaria

L’Ue introduce per la prima volta criptovalute, emittenti di criptovalute e fornitori di servizi di criptovalute in un quadro normativo. Questo quadro normativo punta a proteggere gli investitori e a preservare la stabilità finanziaria, consentendo al contempo l’innovazione e promuovendo l’attrattiva del settore delle criptovalute. L’accordo dovrà ora essere confermato dagli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue e dalla commissione parlamentare competente, prima di poter essere approvato in via definitiva dai due colegislatori Ue. Ecco, sintetizzati da una nota del Consiglio, i punti principali dell’accordo.

Regolamentazione dei rischi
I fornitori di servizi di criptovalute dovranno rispettare severi requisiti per proteggere i portafogli dei consumatori e diventare responsabili in caso di perdita delle criptovalute degli investitori. Mica coprirà anche qualsiasi tipo di abuso di mercato connesso a qualsiasi tipo di transazione o servizio, in particolare per manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate.

Impatto ambientale
Gli attori nel mercato delle criptovalute dovranno dichiarare informazioni sulla loro impronta ambientale e climatica. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) svilupperà progetti di standard tecnici di regolamentazione sul contenuto, le metodologie e la presentazione delle informazioni relative ai principali impatti negativi sull’ambiente e sul clima. Entro due anni, la Commissione europea dovrà fornire un rapporto sull’impatto ambientale delle criptovalute e sull’introduzione di standard minimi obbligatori di sostenibilità per i meccanismi di consenso, compreso il proof-of-work. 

Antiriciclaggio
Per evitare sovrapposizioni con la legislazione aggiornata in materia di antiriciclaggio (Aml), che ora riguarderà anche le criptovalute, il Mica non duplica le disposizioni antiriciclaggio stabilite nel nuovo aggiornamento delle regole sul trasferimento di fondi concordate il 29 giugno. Tuttavia, l’Autorità bancaria europea (Eba) ha il compito di mantenere un registro pubblico dei fornitori di servizi di criptovalute non conformi. I fornitori di servizi di criptovalute, la cui società madre si trova in paesi elencati nell’elenco dell’Ue dei paesi terzi considerati ad alto rischio per attività antiriciclaggio, nonché nell’elenco dell’Ue delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, dovranno sottoporsi a controlli rafforzati in linea con il quadro dell’Ue in materia di antiriciclaggio.

Stablecoin
Gli emittenti di stablecoin dovranno costituire una riserva sufficientemente liquida, con rapporto 1/1 e in parte sotto forma di depositi. Ad ogni possessore di stablecoin sarà offerto un credito in qualsiasi momento e a titolo gratuito dall’emittente, e le regole che regolano il funzionamento della riserva prevederanno anche un’adeguata liquidità minima. Inoltre, tutte le cosiddette stablecoin saranno vigilate dall’Autorità bancaria europea (Eba), con la presenza dell’emittente nell’Ue come prerequisito per qualsiasi emissione. Lo sviluppo di token asset-referenced (Art) basati su una valuta non europea, come mezzo di pagamento ampiamente utilizzato, sarà vincolato per preservare la nostra sovranità monetaria. Gli emittenti di Art dovranno avere una sede legale nell’Ue per garantire la supervisione e il monitoraggio adeguati delle offerte al pubblico di token asset-referenziati.

Fornitori
I fornitori di servizi di criptovalute (Casp) avranno bisogno di un’autorizzazione per operare all’interno dell’Ue. Le autorità nazionali dovranno rilasciare le autorizzazioni entro un termine di tre mesi. Per quanto riguarda i più grandi Casp, le autorità nazionali trasmetteranno regolarmente le informazioni pertinenti all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma).

Nft esclusi
I token non fungibili (Nft) come le risorse digitali che rappresentano oggetti reali come arte, musica e video saranno escluse dall’ambito di applicazione, a meno che non rientrino in categorie di criptovalute esistenti. Entro 18 mesi la Commissione europea avrà il compito di preparare una valutazione globale e, se ritenuto necessario, una proposta legislativa specifica, proporzionata e orizzontale per creare un regime per le Nft e affrontare i rischi emergenti di tale nuovo mercato.
 


Banner Sistemi di Pagamento
Banner PrestaShop Paylater: il pagamento frazionato per i commercianti sbarca in Italia
1 min

PrestaShop Paylater: il pagamento frazionato per i commercianti sbarca in Italia

I merchant PrestaShop in Italia possono offrire l’opzione Buy Now Pay Later a tutti i loro clienti. Per pagare in tre o quattro rate

Prestashop Paylater, il modulo frutto della partnership tra Prestashop, Oney e PayPlug, è ora disponibile in Italia. L’opzione di Buy Now Pay Later (BNPL) permette di pagare in tre o quattro rate.
L’opzione di pagamenti rateali Prestashop punta a rendere i pagamenti frazionati alla portata di tutti i merchant, sia piccole che medie imprese. Infatti, ora i merchant PrestaShop in Italia possono rendere Buy Now Pay Later a tutti i loro clienti.
Prestashop Paylater include la possibilità di pagare in 3 o 4 rate con o senza tasse. L’attivazione e configurazione avviene in pochi clic. Inoltre, gli incassi sono disponibili sul proprio conto bancario in 24 ore. PrestaShop prevede l’integrazione nativa, con addon pronto per essere installato. Il carrello consente di personalizzare i valori minimi e massimi da 100 a 3 mila euro. La modalità test permette ai merchant di simulare il processo di pagamento prima dell’attivazione.

Oney, infine, si assume il 100% di responsabilità per eventuali frodi e mancati pagamenti.
 


Banner Sistemi di Pagamento
Banner Revolut e il BNPL “responsabile”: così il Buy Now Pay Later può essere meno rischioso per il consumatore
3 min

Revolut e il BNPL “responsabile”: così il Buy Now Pay Later può essere meno rischioso per il consumatore

La neo-bank londinese che propone una “super app finanziaria” entra nella già affollata arena del
BNPL con un prodotto, “Pay Later”, che vuole essere anche “responsabile”: Revolut valuterà infatti l’idoneità dei clienti con l’open banking contro i rischi dell’indebitamento “facile”. Primi test in Irlanda

Revolut fa il suo ingresso nel segmento BNPL (Buy Now Pay Later) lanciando il prodotto “Pay Later” che vuole essere anche “responsabile”. Come? Sostanzialmente dando la possibilità di approvare il credito prima della transazione, in base alla situazione finanziaria del cliente. L’emergente fenomeno del Buy Now Pay Later (pagamento a rate in carico al cliente) presenta infatti opportunità ma anche rischi, come rilevano alcune ricerche: il 70% degli utilizzatori ammette di spendere più di quello che farebbe normalmente.

A partire da questa settimana, alcuni clienti Revolut in Irlanda avranno diritto all’accesso anticipato a Pay Later, che verrà gradualmente esteso a tutti gli utenti nel Paese, dove quasi la metà degli adulti (1,9 milioni di persone) ha un account Revolut, in modo che entro la fine dell’estate, quasi tutti gli utenti in Irlanda potranno richiedere accesso. In attesa che Pay Later arrivi nel resto d’Europa, Revolut inizierà a offrire il prodotto in ulteriori mercati a partire dalla fine del 2022 con Polonia e Romania, che avranno accesso alla versione test verso la fine dell’anno.

I clienti qualificati di Revolut possono utilizzare il BNPL di Pay Later per acquisti fino a un massimo di € 499, utilizzando una qualsiasi delle loro carte Revolut, anche quando pagano con una carta virtuale usa e getta che fornisce un ulteriore livello di sicurezza per le transazioni online. I clienti possono ripartire il costo di un acquisto su tre rate mensili con la prima rata pagata immediatamente dal cliente al momento dell’acquisto, poi seguita da altre due rate mensili. La commissione dell’1,65% per ogni acquisto viene pagata con le ultime due rate. Pay Later è completamente integrato nell’app Revolut e, appena ricevuta l’approvazione, i clienti possono attivarlo con un semplice tocco nella propria app Revolut e visualizzare il saldo Pay Later nella sezione delle carte e nell’hub Pay Later. Se un cliente desidera rimborsare le rate anticipatamente, non incorrerà in alcun costo aggiuntivo.

Che si tratti di una nuova lavatrice, di una prenotazione alberghiera o di un regalo di compleanno, i clienti possono utilizzare Pay Later presso qualsiasi commerciante che accetta Revolut online e in negozio, per qualsiasi cosa desiderino, a partire da € 2 per transazione. A differenza di altri prodotti con pagamento a rate, i commercianti non si iscrivono a Pay Later e Revolut non addebita loro alcun costo. 

Revolut controlla l’accessibilità dei clienti collegandosi ai loro conti bancari esistenti tramite l’open banking. Revolut valuterà l’idoneità e l’accessibilità dei clienti per “Pay Later” attraverso un processo di sottoscrizione. Il limite massimo di prestito è di € 499, ma ogni cliente avrà un proprio limite personalizzato, in base a una valutazione sul credito effettuata da Revolut.
Il nuovo prodotto dispone anche di protezioni integrate per verificare che gli utenti possano permettersi gli acquisti per i quali desiderano utilizzare Pay Later. A differenza di altri fornitori di pagamento a rate, Revolut è in grado di offrire una valutazione più solida in quanto approva il credito prima della transazione anziché offrire un metodo di pagamento rateale nel momento dell’acquisto.
 


Banner Sistemi di Pagamento
Banner Arriva PausePay: il Buy Now Pay Later B2B di CashInvoice in partnership con Allianz Trade
1 min

Arriva PausePay: il Buy Now Pay Later B2B di CashInvoice in partnership con Allianz Trade

Arriva in Italia PausePay, la soluzione di “Buy Now Pay Later” per il segmento business, frutto della partnership tra Allianz Trade e la fintech CashInvoice.

PausePay è una soluzione che permette di dilazionare i pagamenti tra aziende (transazioni B2B).
Questo sistema di pagamento - si legge in una nota - mette a fattor comune le competenze di CashInvoice per il servizio di Buy Now Pay Later e quelle di Allianz Trade, che gestirà l’intero processo di valutazione del merito di credito tramite una soluzione unica basata su API.

All’interno delle piattaforme di e-commerce che integreranno PausePay sarà quindi possibile accedere a una nuova forma di pagamento che consentirà al venditore di incassare in modo istantaneo, al netto di una piccola fee di servizio, e al cliente acquirente di pagare a 90 giorni senza costi aggiuntivi.

PausePay può essere integrato nei portali di ecommerce come metodo di pagamento.
 


Banner Sistemi di Pagamento
Banner Klarna App integra le carte fedeltà: +27% l’uso delle fidelity card in Italia
2 min

Klarna App integra le carte fedeltà: +27% l’uso delle fidelity card in Italia

Debutta la nuova funzionalità che permette agli utenti di archiviare e accedere a tutte le proprie tessere fedeltà in versione digitale

La nuova funzionalità elimina la necessità di portare con sé le card fisiche durante gli acquisti in negozio. L’uso delle fidelity card aumenta anche in Italia.

La nuova funzionalità Carte fedeltà migliora il digital wallet dell’app di Klarna. L’integrazione consente di raccogliere punti e sfruttare i vantaggi di qualsiasi brand, senza la necessità di portare con sé le card in plastica.

Le carte fedeltà su Klarna App inoltre favorisce un’esperienza all-in-one per risparmiare e portare valore ai consumatori nello shopping, sia in store che in modalità eCommerce.

La funzionalità supporta oltre 8mila programmi fedeltà in tutto il mondo, dall’abbigliamento al beauty, fino alla tecnologia e ai generi alimentari.

Secondo l’ultimo Osservatorio Loyalty di Stocard, nell’ultimo quadriennio in Italia l’uso delle carte fedeltà ha registrato un aumento del 27%. Infatti, gli italiani, con una media di 16 carte fedeltà a testa, sono i primi in classifica in Europa, seguiti da francesi (15) e tedeschi (12). Le fidelity card sono uno strumento apprezzato dai consumatori e che porta vantaggi ai retailer, ma non tutti vogliono un numero così elevato di carte in tasca.

Oltre un quarto (26%) degli utenti in passato si è rifiutato di iscriversi a un programma fedeltà per evitare di portare un’altra carta in modalità fisica. Inoltre, quasi la metà (49%) degli intervistati in Italia lascia a casa alcune tessere fisiche, perdendo punti e premi quando acquistano in negozio. La nuova funzionalità Carte fedeltà nella Klarna App, che riunisce tutte le card in un unico posto, risolve questo problema.

Il debutto delle carte fedeltà sull’app di Klarna è frutto dell’acquisizione di Stocard nel 2021. L’acquisizione ha anche portato oltre 48 milioni di utenti su Klarna App.