Un esempio internazionale di proptech è l’azienda statunitense Compass, fondata nel 2012, che oggi vale 2 miliardi di dollari ed è considerata la prima a sviluppare un’app per dispositivi mobili per gli agenti immobiliari. Il suo enorme database di annunci è in grado di fornire, per ogni abitazione in vendita, non solo la richiesta di mercato, ma il valore e l’imposta catastale corrispondenti e il prezzo di compravendita dell’immobile nelle precedenti transazioni.
Anche in Italia ci sono startup ben finanziate. Ecco che cosa fanno.
Homepal.it, la startup del proptech nata a Monza (Milano)
Ad aprile 2017 Homepal.it ha ottenuto 2,6 milioni di euro. La startup che ha sviluppato una piattaforma che consente di gestire le transazioni immobiliari online ha chiuso un aumento di capitale a cui ha partecipato anche Bper Banca. L’istituto di credito emiliano ha infatti scelto Homepal per sbarcare sul mercato immobiliare, in linea con il progetto casa che aveva lanciato nei mesi precedenti. L’investimento ha visto Homeclub, veicolo creato da Maria Ameli, senior private banker di Ersel, agire come lead investor. A questi due investitori si sono aggiunti anche Shark Bites, società di Fabio Cannavale, Gianluca Dettori, Gianpietro Vigorelli, Luciano Bonetti, Mariarita Costanza. Mentre un investimento diretto è stato effettuato da due noti imprenditori sardi: Alberto Zucca e Pierpaolo Muscas. Homepal ha sviluppato una piattaforma che promuove un innovativo sistema che aiuta a comprare e vendere casa in ogni fase senza avvalersi di un intermediario. La piattaforma guida l’utente in tutti i passaggi – dall’inserimento dell’annuncio alla firma dei documenti, mettendo a disposizione servizi come ad esempio il notaio, le certificazioni, il fotografo, la valutazione della casa, i contratti. Homepal nasce dall’unione delle parole “casa” e “pal” (amico, compagno) per rafforzare la sua natura di compravendita tra privati.
PROJECTS Co-living: la startup tedesca di spazi abitativi condivisi
A dicembre 2018 un venture italiano ha investito oltre 2 milioni di euro in PROJECTS Co-living, startup tedesca che sviluppa e commercializza soluzioni abitative innovative all-inclusive, fondata dagli italiani Luca Bovone e Giorgio Ciancaleoni. Il round è stato guidato da PROGRAMMA 102, il secondo veicolo d’investimento del gestore di venture capital P101 SGR. Partita a Berlino nel 2017, la società ha sviluppato un concept per il temporary living basato su lifestyle e community. In un solo anno e mezzo PROJECTS è già uno dei più importanti player di co-living a livello europeo. Spazi abitativi condivisi, stanze private completamente arredate, servizi comuni e opportunità di intrattenimento con gli altri utenti forniscono quel senso di casa che spesso manca nelle grandi città.
DoveVivo, il co-living italiano
DoveVivo è stata fondata nel 2007 e oggi gestisce un portafoglio di circa 1.000 abitazioni in 5 città. Questo grazie a un network di oltre 350 proprietari e investitori ai quali offre un servizio di gestione e valorizzazione immobiliare che massimizza il profitto nel lungo termine, riducendo al minimo rischi e oneri. I clienti finali costituiscono una community di oltre 4.000 inquilini che riconosce in DoveVivo un punto di riferimento per vivere in città, permettendo di concentrarsi su studio e lavoro. DoveVivo consente all’utente di trovare la stanza ideale. Può scegliere di affittare una camera singola o una camera in condivisione a Milano e hinterland, Bologna, Roma, Torino e Como. Tutte le camere in affitto sono all’interno di case ristrutturate, ben arredate, dotate di wi-fi e di tanti servizi. La formula offerta è all-inclusive, comprende anche le spese e non ha costi di agenzia. A luglio 2019 DoveVivo ha ottenuto 72 milioni di euro. Ha infatti chiuso una raccolta di capitali ripartita in circa 50 milioni di equity e 22,5 milioni di linee di debito assicurate da Illimity Bank. Per la parte di equity, l’operazione è stata sottoscritta per 29 milioni di euro da Tikehau Capital, un gruppo di alternative asset management quotato all’Euronext di Parigi, attraverso Tikehau Growth Equity II, un fondo di private equity pan europeo specializzato in investimenti a sostegno della crescita di aziende. Il prossimo obiettivo è dare nuovo impulso alla crescita della società, che punta all’espansione in Italia e all’estero.
Dove.it, l’agenzia immobiliare online-only
Ad aprile 2019 Dove.it, che si definisce la prima agenzia immobiliare online-only, ha realizzato un aumento di capitale da 2 milioni di euro dopo due soli mesi dal lancio da parte di business angel e investitori privati. Dove.it è attiva a Milano e Monza e presto si espanderà a Genova, Torino, Bologna. La giovane società fa un uso elevato delle tecnologie più promettenti in questo campo, come la realtà virtuale per visionare le case online, i big data e l’intelligenza artificiale, ma ha anche adottato una formula attrattiva per chi deve vendere o comprare: zero commissioni per il venditore, il 2,49% per l’acquirente e immobili certificati da un notaio prima della vendita. In soli due mesi di attività ha raccolto oltre 50 mandati di vendita di immobili di fascia medio-alta, per un valore complessivo di oltre 25 milioni di euro, e finalizzato le prime vendite.
Sweetguest, la startup di Milano che gestisce gli affitti brevi
Sempre ad aprile 2019 Sweetguest, startup che ha sviluppato l’omonima piattaforma di servizi per la gestione degli affitti a breve e medio termine, ha annunciato di aver chiuso un round da 8 milioni di euro a supporto del suo piano di sviluppo in Italia. Sweetguest ha trovato la formula di business che cavalca il successo già consolidato di una piattaforma di sharing economy come Airbnb. E’ nata infatti nel marzo 2016 con l’obiettivo di aiutare i proprietari di immobili a massimizzare il potenziale della loro casa in affitto, ottimizzando la visibilità e le prenotazioni su Airbnb, affiancando la gestione di servizi operativi necessari per gli affitti: pulizie, servizio lavanderia, shooting fotografico degli spazi, check-in, gestione del rapporto e delle comunicazioni con gli ospiti. Con questo modello, in meno di tre anni Sweetguest è presente a Milano, Firenze, Roma e Venezia, ha un team di oltre 40 dipendenti e 50 collaboratori, oltre 12 milioni di euro di valore generato per gli immobili gestiti, più di 90.000 ospiti accolti e più di 1000 immobili gestiti su Airbnb.
Casavo e l’istant buying delle case
Nella primavera 2019 Casavo – startup del settore immobiliare che, attraverso una piattaforma tecnologica, permette di vendere casa attraverso un processo semplificato di valutazione dell’immobile – ha concluso un’operazione di raccolta di capitale di oltre 27 milioni con un fondo di debito europeo. Fondata a Milano nel 2017 da Giorgio Tinacci, Casavo punta ad abbattere le tempistiche di vendita, eliminando stress e incertezza: è infatti in grado di analizzare velocemente i dati della proprietà, circa 70 parametri, e offrire una valutazione e offerta di acquisto in tempo reale (instant buying). Dopo appena tre mesi da un round di finanziamento in equity pari a circa 7 milioni di euro guidato da Project A Ventures, fondo europeo di venture capital con sede a Berlino, Casavo ha raccolto 27 milioni di euro di debito. In questo intervento su EconomyUp Alessandro Dadone, content marketing manager di Casavo, spiega cosa significa e perché è importante per la crescita e la solidità della startup.
Housefy, la startup che arriva dalla Spagna
A giugno 2019 è arrivata in Italia Housefy startup innovativa del settore Real Estate fondata due anni fa a Barcellona (Spagna). Housefy offre gli strumenti necessari a venditori e acquirenti per connettersi direttamente online, evitando le agenzie immobiliari tradizionali. La startup permette di eliminare le commissioni di intermediazione, sia per i compratori, sia per i venditori, che in città come Milano possono raggiungere gli 8.000 euro. La startup applica lo stesso modello che attualmente ha in Spagna – conclusione della vendita in 60 giorni, massima trasparenza grazie al contatto diretto tra privati – ma adattato al sistema italiano, che addebita anche l’acquirente: in Italia le agenzie immobiliari fatturano una commissione del 6%, divisa in parti uguali tra proprietario e acquirente. Il modello Housefy punta dunque a generare un risparmio medio di € 8.000 per operazione. Contestualmente al debutto nel nostro Paese, Housefy ha annunciato la chiusura di un round di finanziamento di 6 milioni di euro per lo sviluppo sui mercati internazionali, con l’Italia in prima fila. Il piano strategico per l’espansione in Europa Meridionale prevede anche l’avviamento delle attività in Portogallo e Francia. Attualmente in Italia Housefy opera a Milano e area metropolitana, ma espanderà i propri servizi a Roma e Torino entro fine anno. Il successo di Housefy si deve anche e soprattutto dalla tecnologia utilizzata dalla piattaforma, come la digitalizzazione per l’ottimizzazione e l’automazione dei processi (come contratti e documentazione online e sistema di prenotazione online delle visite) e l’utilizzo di Big Data e Artificial Intelligence: per avere una stima concreta di una specifica proprietà, Housefy utilizza un algoritmo in grado di stimare il prezzo di un immobile in base a diverse variabili. Gli esperti Housefy analizzano in seguito i risultati ottenuti per elaborare un prezzo il più possibile in linea con il mercato di riferimento.
Housefy offre una soluzione per il venditore in tre passaggi:
1. Contatto con potenziali acquirenti: Housefy elabora un piano di marketing specifico per ogni proprietà in vendita con l’obiettivo di attirare il massimo numero di potenziali acquirenti. Questo piano include foto professionali, inserimento dell’annuncio di vendita in posizioni di rilievo nei principali portali immobiliari, descrizione dettagliata della casa e una valutazione gratuita della proprietà. Inoltre, Housefy effettua una prima selezione degli interessati per assicurarsi che l’interesse per l’alloggio sia concreto
2. Visita con i potenziali acquirenti: con Housefy, è lo stesso proprietario che conduce la visita del potenziale acquirente alla casa. Questo garantisce una descrizione più dettagliata e accurata dell’immobile, nonché del quartiere e dell’area in cui si desidera trasferirsi. Housefy è responsabile della pianificazione delle visite e del feedback da parte dei visitatori
3. Chiusura dell’operazione: Housefy si occupa di tutti i dettagli della chiusura della transazione: dalla negoziazione all’elaborazione del contratto di acquisto e vendita. Il venditore pagherà i servizi di Housefy solo in caso di successo dell’operazione.
Housers, la prima piattaforma in Italia di crowdfunding immobiliare puro
Housers, nata in Spagna, ha da poco superato i due anni nel nostro Paese: è infatti sbarcata in Italia a giugno 2017 con il suo primo progetto, un’opportunità a lungo termine di acquisto e affitto nell’area centrale dei Navigli milanesi. Da qui è partita la crescita della piattaforma, che ha già raggiunto 14 mila iscritti e una somma totale finanziata dagli investitori italiani di 14 milioni di euro. Finora sono stati già avviati e finanziati 23 progetti in numerose regioni italiane, tre dei quali si sono già conclusi, con la restituzione agli investitori del capitale e degli interessi maturati.
Concrete, piattaforma di crowfunding in partnership con Banca Sella
A luglio 2018 è nata Concrete, piattaforma professionale autorizzata da Consob, specializzata nella raccolta di capitali destinati ad investimenti in progetti immobiliari in aree di primario interesse. Da una parte permette agli investitori di visionare, valutare e investire in operazioni immobiliari selezionate, e di farlo in modo rapido e trasparente, con l’aspettativa di interessanti ritorni sull’investimento. Dall’altra parte consente agli sviluppatori immobiliari di ampliare e diversificare le fonti per la realizzazione dei propri progetti.
Recrowd, 400mila euro dall’equity crowdfunding
Si è conclusa i primi di luglio 2019 con un capitale complessivo di oltre 400 mila euro la campagna di equity crowdfunding lanciata da Recrowd, piattaforma che punta a rivoluzionare gli investimenti immobiliari unendo l’approccio digital a un’esperienza consolidata nel Real Estate, grazie a cui tutti potranno far fruttare i propri risparmi nel mercato immobiliare. Proprio sul crowdfunding si basa anche il business model di Recrowd, che seleziona i migliori progetti immobiliari – scelti da un team di esperti sulla base del rapporto rischio/rendimento – che verranno pubblicati sulla piattaforma, dove chi desidera investire nel mercato immobiliare può impegnare un capitale anche piccolo per la realizzazione del progetto, a fronte di un ritorno sull’investimento. L’idea nasce proprio per offrire al popolo di risparmiatori un modo alternativo di investire i propri risparmi, trasformando e semplificando il processo di investimento attraverso il lending crowdfunding e utilizzando un asset di facile comprensione come quello immobiliare. Recrowd ha attualmente stretto accordi con diversi partner immobiliari per poter presentare sulla piattaforma 4 tipologie di progetto differenti per rischio, investimento, durata e ROI, per valorizzare e tutelare i capitali di qualsiasi investitore. Chi investe su Recrowd può anche contare sull’accompagnamento esperto dei professionisti del team di Recrowd, che seguiranno in tutte le sue fasi lo svolgimento dei progetti.