Newsletter #17

maggio 2022

18 articoli
34 min totali
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FinTech Milano Hub: ecco i 10 progetti ammessi da Bankitalia

Dieci progetti ammessi al FinTech Milano Hub, la prima Call for Proposal 2021 di Banca d’Italia per sostenere l'evoluzione digitale del mercato finanziario e favorire l'attrazione di talenti e investimenti.

In ordine alfabetico, ecco i titoli dei progetti ammessi:

FINTECH HUB
Altilia: ESG - Alternative data in credit management
Aptus.AI: Soluzione olistica e multilingua di AI per la redazione, consultazione e analisi della norma in formato machine-readable, che abilita un innovativo modello di servizio RegTech-as-a-Service (RaaS)
Datasinc: Sviluppo di modelli di valutazione e monitoraggio della sostenibilità e dei rischi ambientali nei finanziamenti ipotecari "green" a supporto degli istituti di credito
Experian Italia: Alternative Scoring by "Digital Data Insights"
Fairtile: Debbie - Intelligenza Artificiale per la gestione automatizzata dell'incasso di pagamenti

INNOVATION HUB
Credito Emiliano: Algoritmo di fraud detection focalizzato sul riconoscimento di rischi connessi all'operatività in cryptovalute della clientela dell'intermediario bancario
Generali Investments Holding: Intelligenza artificiale per una gestione del risparmio altamente personalizzata
Nexi Payments: A.I. real time fraud detection system for transactions

RESEARCH AND DEVELOPMENT HUB
Università degli Studi di Pavia: SAFE-FAI - Secure, Accurate, Fair and Explainable Financial Artificial Intelligence
Università del Salento: WoX Edge, uno smart speaker customer-centric e inclusivo per la filiale del futuro; si tratta di un assistente vocale con cui il cliente può interagire per disporre l’esecuzione di operazioni bancarie.


 


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Banner Fintech, 10 startup italiane da tenere d’occhio nel 2022
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Fintech, 10 startup italiane da tenere d’occhio nel 2022

Sono numerose le startup fintech con sede nel nostro paese, che hanno ottenuto riconoscimenti, stretto partnership o chiuso round importanti e sono considerate leader nel loro settore. Si occupano di fornire servizi bancari o assicurativi solo digitali, algoritmi per la previsione del rischio o la valutazione del credit score, servizi di Banking-as-aService e di Open Banking e molto altro.

EconomyUp ne ha selezionate 10 ritenute tra le più rilevanti e promettenti. 

Banca Aidexa 
Banca Aidexa è nata come AideXa nel giugno 2020. Nel giugno 2020 AideXa ha incassato un round da 45 milioni di euro e ha comunicato l’acquisizione di Fide spa, società molisana attiva nella cessione del quinto e intermediario finanziario iscritto all’albo 106 del Testo Unico Bancario. Nel giugno 2021 AideXa ha ottenuto dalla Bce la licenza bancaria ed è diventata Banca AideXa. Si tratta di una banca fintech dedicata alle pmi, partita col turbo: nel 2021 ha erogato prestiti per 80 milioni di euro e raccolto depositi per 60. Ha chiuso il quarto trimestre dell’anno con una crescita record del 500% rispetto al trimestre precedente. Banca AideXa prevede l’assunzione di 100 figure professionali entro il 2022, soprattutto nell’ambito tecnologico: Artificial Intelligence, Fintech, Big data e IT.

BKN301 
BKN301 è una società fintech che offre servizi di pagamento e funzionalità Banking-as-a-Service (BaaS). È anche l’unico istituto di pagamento della Repubblica di San Marino e rappresenta una parte importante del sistema di pagamento elettronico del Paese, a cui offre servizi di monetica di issuing, acquiring e soluzioni digitali correlate. Copre circa il 90% del mercato sammarinese. Nel gennaio di quest’anno BKN301 ha incassato il suo primo round seed, del valore di 3 milioni di euro. La startup fintech ora intende diventare un operatore open-market e cross-border di riferimento nei settori open banking e pagamenti digitali, portando le sue soluzioni tecnologiche nei mercati internazionali, specialmente quelli emergenti (Africa, Medio Oriente, Europa dell’Est), che hanno un maggior potenziale di sviluppo.

Lokky 
Lokky è il primo broker assicurativo digitale dedicato a pmi e professionisti. È stato fondato nel 2019. Grazie a tecnologie innovative nell’ambito degli Smart Analytics, Machine Learning e Data Enrichment, l’algoritmo proprietario di Lokky propone al cliente solo la copertura più rilevante per i suoi bisogni. Nel 2020, Lokky si è aggiudicata il premio come miglior prodotto digitale per il mercato corporate alla prima edizione dell’Italian Insurtech Summit. Sempre nel 2020, la insurtech italiana ha pubblicato la sua soluzione sulla piattaforma di open banking di Fabrick. Nel febbraio 2022 Lokky ha siglato una partnership con Hype. Sempre nel febbraio 2022, Lokky ha aperto un round da 5 milioni di euro, che conta di chiudere nei prossimi 6 mesi, anche in più tranche. Le nuove risorse serviranno a rafforzare il suo posizionamento di insurtech leader in Italia, attraverso: l’introduzione di prodotti proprietari Lokky disegnati per un’esperienza digitale ottimale; l’attivazione di nuove partnership e il rafforzamento di quelle esistenti; la continua evoluzione degli algoritmi proprietari aziendali, con l’obiettivo di garantire prezzi competitivi alla clientela.

Viceversa
Viceversa è una fintech fondata a fine 2020. Il suo scopo è sostenere le aziende in un percorso di crescita etica e sostenibile, grazie alla possibilità di accedere a opzioni di capitale libere da vincoli e garanzie personali, come il revenue-based financing. Quest’ultimo è un sistema di finanziamento che consente agli investitori di ricevere una percentuale delle entrate lorde in corso dell’impresa finanziata, fino al rimborso degli importi investiti. Nel novembre 2021 Viceversa ha chiuso un round misto di equity e debito da 23 milioni di euro. La fintech ha sviluppato modelli di investimento basati sull’analisi dei dati e sta investendo nell’ampliamento del suo team, cercando nuove risorse sia nell’ambito della data science che dello sviluppo software.

Faire.ai
Faire.ai è una startup fintech specializzata nell’automazione del credito al consumo, che sfrutta l’open banking (PSD2) come fonte e utilizzo dei dati, machine learning e AI per stimare i credit score dei consumatori. Faire.ai gestisce l’intero ciclo di vita di un prestito e abilita le banche ad erogare in modo istantaneo attraverso un’unica API. E’ stata fondata nell’aprile 2020. La startup fintech nello stesso anno ha incassato un round di finanziamento da 1,5 milioni di euro da Banca Progetto. Faire.ai offre una piattaforma cloud che abilita banche partner e istituzioni finanziarie all’erogazione di prestiti istantanei. Oltre a crescere in termini di organico, Faire.ai ha tra i suoi prossimi obiettivi quello di puntare ad altri mercati europei, partendo da quello spagnolo.

Wallife
Wallife è una startup insurtech italiana focalizzata sulla protezione dell’individuo dai rischi derivanti dall’innovazione tecnologica e dal progresso scientifico in ambito genetico (conservazione di materiale biologico e identità genetica), legati ai dati biometrici (impronte digitali, riconoscimento facciale) e, da ultimo, quelli riguardanti il biohacking (uso delle tecnologie all’interno del corpo umano, quali protesi e dispositivi medici impiantabili). La startup è stata fondata nel 2021. A fine febbraio ha incassato un round seed da 4,8 milioni di dollari. I proventi dell’aumento di capitale saranno impiegati da Wallife per studiare e brevettare nuove modalità di protezione degli individui e sviluppare la piattaforma assicurativa. Con questo risultato, l’azienda si pone al sesto posto in Europa nel settore insurtech per valore del round seed secondo la classifica di Crunchbase, uno dei principali database a livello globale di informazioni finanziarie su aziende private, in particolare startup.

ARisk
ARisk è una startup innovativa che sviluppa algoritmi predittivi di rischio grazie all’intelligenza artificiale applicata all’ingegneria. Con sede a Milano e Torino, è stata fondata nel 201. Incubata inizialmente da I3P del Politecnico di Torino, dal 2019 ARisk è uno spin-off universitario del Politecnico di Torino.
Nel dettaglio,  Arisk e il Politecnico di Torino hanno sviluppato MPAI-CUI (dove CUI è l’acronimo di Compression and Understanding of Industrial Data): il primo standard mondiale che si occupa di fornire delle regole per lo scambio di dati tra computer e sistemi di intelligenza artificiale che forniscano previsioni fino a cinque anni sul fallimento, la governance e i rischi delle aziende.

Yolo
Yolo è stata fondata nel 2017. La startup insurtech si è subito proposta in un’ottica di collaborazione e non di contrapposizione con le compagnie tradizionali, come distributore innovativo di polizze anch’esse innovative, in particolare microassicurazioni e on-demand insurance.
Yolo è l’unica azienda italiana presente nella lista delle Top 100 Insurtech stilata ogni anno da Fintech Global. Nell’agosto 2021 la insurtech italiana ha incassato un round da 2,5 milioni di euro da Banca Generali, che ha acquisito il 10,8% del capitale e mira ad arrivare al 18% entro quest’anno. 

Walliance
Walliance è un portale di crowdfuding immobiliare lanciato nel 2017. Nell’agosto 2021 Walliance ha chiuso un round da 4 milioni di euro. Nel gennaio 2022 Walliance ha chiuso con un overfunding del 400% una campagna di equity crowdfunding su Doorway. A fine 2021 erano 37 i progetti immobiliari presentati su Walliance, tutti finanziati con successo con una raccolta di oltre 59 milioni di euro, di cui 12,8 milioni rimborsati. Il portale detiene una quota di mercato del 68%.

Deep Tier
DeepTier è una piattaforma fintech italiana che offre anticipi e finanziamenti in modo veloce per dare un supporto efficace a tutti i componenti della catena di fornitura e distribuzione di un’industria. La startup fintech è nata nel maggio 2021. Grazi agli ultimi finanziamenti ottenuti, DeepTier amplierà i servizi offerti con diverse soluzioni, come il dynamic discounting, il factoring, il reverse factoring e l’invoice trading, che permettono di supportare le imprese lungo l’intera catena di fornitura.
 


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Banner Fintech, ecco le prime 16 startup del programma di accelerazione di Cdp
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Fintech, ecco le prime 16 startup del programma di accelerazione di Cdp

Blockchain, intelligenza artificiale, open banking, Internet of things le tecnologie in pole. L’iniziativa, che selezionerà 48 imprese in 3 anni, mette sul piatto 48.500 euro con follow on di investimento fino a 300mila per le imprese più promettenti.

Sono 16 le startup vincitrici della prima selezione di Fin+Tech, il programma di accelerazione dedicato alle startup che sviluppano soluzioni e servizi in ambito fintech e insurtech, parte della Rete nazionale acceleratori Cdp, un network presente su tutto il territorio per aiutare la crescita di nuove realtà specializzate nei mercati a maggiore potenziale. Sono state oltre 300 le candidature raccolte, di cui circa il 50% provenienti dall’estero, a testimonianza della rilevanza del mercato italiano per i segmenti interessati.

La selezione è stata effettuata su criteri di innovatività della soluzione, composizione del team, scalabilità del progetto, potenziale di mercato. In ambito fintech sono state premiate quelle iniziative legate ai sistemi di pagamento, lending, sistemi di certificazione e interoperabilità basate sulla blockchain, sistemi di credito e scoring per e-commerce, intelligenza artificiale e open banking, soluzioni di tokenizzazione per transazioni finanziarie e piattaforme di robo advisory.

Per quel che riguarda l’insurtech sono stati privilegiati sistemi di digitalizzazione delle polizze online, piattaforme di automatizzazione delle transazioni assicurative, risk management in ambito assicurativo, prodotti assicurativi Iot based.

Partner istituzionale dell’iniziativa è Consob, attraverso il gruppo di lavoro Consob Tech. Numerosi i corporate partner: Anima Sgr, Banca Cf+, Banca Mediolanum, Bnl gruppo Bnp Paribas, Bnp Paribas Cardif, Compass, Credem, Excellence consulting, Net insurance, Nexi, Reale group. 

Le 16 startup selezionate sono:
• Cents, piattaforma ad impatto sociale che unisce l’esperienza del dono ad ogni acquisto, connettendo persone, aziende ed istituti finanziari al Terzo settore.
• Earnext Sa, piattaforma di total wealth management indirizzata a consulenti finanziari.
• Exain, piattaforma blockchain-based per la tokenizzazione e la gestione di asset.
• Flowbe ha progettato ed ingegnerizzato Tenet (Trasted exchange network): prima piattaforma di interoperabilità che consente ad aziende/operatori/utenti di interagire in seno a processi specifici in modalità nativamente digitale e certificata.
• Icashly, app mobile di digital banking volta a semplificare e migliorare gli aspetti finanziari delle persone: paga, risparmia, investi ed impara.
• Ooki, app per il financial well-being, consente agli utenti di ottimizzare il proprio livello di rischio di credito attraverso l’open banking.
• Politically, piattaforma che punta a rendere digitale e trasparente la raccolta fondi durante le campagne elettorali.
• SplittyPay, piattaforma che offre soluzioni di pagamento innovative.
• Aptus.ai, startup innovativa che rende i regolamenti bancari accessibili in formato machine readable applicando tecnologie proprietarie di intelligenza artificiale per automatizzare l’analisi d’impatto in un contesto multi-lingua e cross-country.
• Coyzy, applicazione mobile di sicurezza personale e prevenzione della violenza basata sul concetto di crowd-sourcing, con il supporto delle community locali.
• Delega, SaaS cloud based fintech la cui missione è digitalizzare interamente il processo delle procure bancarie per le aziende di medie e grandi dimensioni.
• Fairsich, startup che fornisce soluzioni Iot e software per valutare in tempo reale il livello di rischio di un guidatore, abilitando modelli di prezzo dinamico in ambito mobility.
• Insurance4Music, primo broker interamente dedicato al mondo della musica, che, tramite una piattaforma digitale, offre diverse soluzioni assicurative, dall’assicurazione sugli strumenti musicali alle polizze eventi.
• Lawing, piattaforma web che semplifica il processo di vendita da remoto di prodotti finanziari, consentendo a banche e assicurazioni di incontrare in video meeting clienti e prospect, condividere con loro documenti e/o contratti e riceverli firmati digitalmente.
• Open-Source modelling, startup che si occupa dello sviluppo e fornitura di modelli attuariali e/o di calcolo del rischio attraverso soluzioni open-source.
• TrueScreen, app che consente di certificare foto, video, screenshot, documenti e registrazioni audio garantendo con estremo valore probatorio che ogni contenuto generato da smartphone o tablet sia autentico ed immodificabile.


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Banner Quimmo, il nuovo progetto di illimity per vendere e comprare immobili
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Quimmo, il nuovo progetto di illimity per vendere e comprare immobili

Abbiamo guardato alle esperienze internazionali, capendo tre cose: serve un one stop shop nell’immobiliare, dove comprare o vendere in un unico posto; occorre il digitale ma con un accompagnamento professionale e, infine, non può mancare la presenza uniforme sul territorio nazionale». 

Corrado Passera, CEO di illimity, ha anticipato così le caratteristiche di Quimmo, progetto – non nuovo per l’istituto – che si rinnova nel brand e nella piattaforma dove chiunque – privati e imprese – può acquistare o mettere in vendita immobili o portafogli di immobili. Come anticipato, le attività di Quimmo non sono del tutto una novità per illimity: solo nel 2021, come ha spiegato la società, il business ha generato 26 milioni di visite ai portali, 900 mila utenti registrati e oltre 2mila immobili transati.

«Sono due anni che abbiamo deciso di innovare anche nell’intermediazione immobiliare – ha aggiunto Passera -. Abbiamo acquisito IT Auction che si è integrata in neprix. L’obiettivo è dare il meglio del digitale con un forte accompagnamento professionale umano». Oggi quel patrimonio ha trovato una forma più allargata in Quimmo, progetto che non si rivolgerà soltanto alle aste giudiziarie, ma a quello che nel corso della conferenza stampa è stato definito il mercato unico immobiliare.

Per questi mesi Quimmo ha in programma una campagna di comunicazione per far conoscere l’offerta immobiliare in esclusiva disponibile sulla propria piattaforma. A giugno sarà rilasciata l’app. 

Lato digital, gli utenti avranno a disposizione i dati, anche per conoscere i potenziali acquirenti e il mercato. Tramite una dashboard e con sempre la possibilità di farsi seguire da un professionista, su Quimmo i venditori sapranno chi ha visitato l’immobile, virtualmente e fisicamente, chi ha scaricato i documenti, chi ha chiesto informazioni, chi ha chiesto un appuntamento. Questo perché, come spiegato nella conferenza stampa, tra i trend dell’immobiliare c’è anche quello di un acquisto sempre più smart. Non è però il digitale che cancella la tradizione. «Noi crediamo nel ruolo dell’intermediazione», ha concluso Ciccarelli.

Nel 2022 Quimmo punta a raggiungere 34 milioni di visite, 1,4 milioni di utenti registrati con un target di 3mila immobili transati. 
 


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Banner Open banking, la fintech Klarna lancia il sub-brand Kosma
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Open banking, la fintech Klarna lancia il sub-brand Kosma

La società fintech svedese Klarna ha deciso di investire sulla sua piattaforma di open banking in rapida crescita e ha annunciato il lancio del sub-brand e business unit Klarna Kosma.

Kosma offre accesso a un numero maggiore di banche rispetto a qualsiasi altro provider di open banking, permettendo ai nuovi servizi fintech di crescere e innovarsi più velocemente.
Kosma offre infatti a istituti finanziari, fintech e merchant la connettività necessaria per sviluppare app e servizi di prossima generazione, fornendo un accesso semplice e sicuro a 15.000 banche in 24 Paesi in tutto il mondo grazie a una singola API.

La nuova business unit – sottolinea l’azienda – arriva in un momento di forte crescita nel settore per Klarna, che nell’ultimo anno ha più che raddoppiato il numero di banche connesse. Ad oggi, Kosma processa quasi un miliardo di richieste di informazioni a conti bancari all’anno. 

Il lancio del sub-brand Klarna Kosma rappresenta, ora, un’importante mossa strategica che vede Klarna rivolgersi alle aziende di servizi finanziari con una business unit dedicata. La piattaforma – mette in evidenza Klarna – viene già utilizzata per alimentare una vasta gamma di innovazioni incentrate sul business e sui consumatori.

Finom, ad esempio, è una startup con sede ad Amsterdam che offre servizi di gestione finanziaria, business banking e fatturazione a PMI e liberi professionisti in Francia, Germania e Italia. Si è integrata con Klarna per creare una nuova generazione di fatture digitali, che includono un pulsante Pay Now che permette il pagamento direttamente dalla fattura, aiutando le piccole e micro-imprese clienti a incassare molto più velocemente, migliorando il flusso di cassa.

ZealiD, invece, fornisce un servizio di identità e firma digitale che permette ai consumatori di registrarsi e firmare online, e di firmare contratti senza soluzione di continuità e in modo sicuro. Il servizio utilizza la piattaforma open banking di Klarna per identificare e convalidare l’identità del consumatore in modo semplice e innovativo, dall’app user-friendly di ZealiD, sostituendo l’obsoleto requisito di fornire un estratto conto bancario come prova di indirizzo.

Klarna è entrata per la prima volta nello spazio open banking quando ha acquisito Sofort, un servizio di pagamento diretto da banca a banca leader del settore in Germania, nel 2014. Da allora Klarna ha sviluppato il servizio, espandendolo in 24 mercati, e ha iniziato a utilizzare l’open banking per alimentare ulteriori servizi interni. Klarna ora utilizza l’open banking per alimentare gli Account Insight Services (AIS), che forniscono approfondimenti sulla spesa a milioni di acquirenti direttamente nell’app di shopping Klarna, e per fornire ulteriori dati in tempo reale per prendere decisioni di prestito ancora più responsabili per i metodi di pagamento Klarna.


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Banner Nasce Cherry SearchBar, il “Google" per l’analisi di posizioni debitorie
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Nasce Cherry SearchBar, il “Google" per l’analisi di posizioni debitorie

La Search Bar su Cherry Bit è uno strumento pratico e intuitivo, rivolto ai titolari di una posizione di credito deteriorato o a chi deve erogare credito, che in pochi secondi consente di recuperare tutte le informazioni connesse a un codice d’origine (ad esempio, un codice fiscale o una partita IVA).

Al pari di un qualsiasi motore di ricerca, digitando il codice all’interno della SearchBar, si mettono in moto gli algoritmi di Cherry che, in modalità automatizzata, effettuano una verifica di tutto il patrimonio informativo collegato al codice inserito, restituendo una panoramica sulla consistenza patrimoniale dei debitori/garanti e sulla situazione di eventuali gravami su reddito e immobili, rappresentati in maniera interattiva in una dashboard cloud.

«Cherry SearchBar è l’ultimo aggiornamento tecnologico di Cherry Bit, la piattaforma online accessibile da browser con cui Cherry offre ai propri clienti (banche, servicer, fondi) servizi che utilizzando l’IA e consentono di accelerare le operazioni e rendere più efficienti i processi decisionali, sia nel campo della gestione, sia in quello delle transizioni di portafogli di credito NPL. 


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Banner Insurtech, l’Italiana Garanteasy vince la Zurich Innovation Championship
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Insurtech, l’Italiana Garanteasy vince la Zurich Innovation Championship

All’edizione 2022 della competizione per le startup assicurative hanno partecipato 2.760 realtà da tutto il mondo. 

Tra le dodici startup premiate all’edizione 2022 della Zurich Innovation Championship, competizione per le startup assicurative che ha visto partecipare 2.760 realtà da tutto il mondo, c’è anche una società italiana, Garanteasy.

Nella challange “Insurance Reimagined”, Zurich ha complessivamente selezionato tre startup: la tedesca Caruso, l’israeliana Keepers.ai e l’Italiana Garanteasy.

Garanteasy è una “all remote company” che mette a disposizione dei consumatori una piattaforma cloud sulla quale conservare e gestire le garanzie sui prodotti acquistati per tutta la loro durata, li avvisa delle scadenze e delle manutenzioni dei prodotti, permette di richiedere supporto in caso di difetti o danni. Per rendere del tutto automatica l’archiviazione e la gestione di qualsiasi tipo di garanzia, la piattaforma di Garanteasy si interfaccia con tutti gli attori coinvolti nell’ecosistema delle garanzie: produttori, retailer, e-commerce, assicurazioni, centri assistenza e sistemi di pagamento.
 


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Banking digitale per piccole imprese e partite IVA: arriva Tot

Nasce Tot, la soluzione di banking digitale che ha l’obiettivo di semplificare la gestione amministrativa e finanziaria di liberi professionisti e microimprese fino a 10 dipendenti, creando efficienza attraverso un percorso totalmente digitale.

Semplice l’offerta strutturata da Tot che vedrà nei prossimi mesi l’attivazione di nuove funzionalità, e che oggi comprende:

• un conto di pagamento che consente al cliente di eseguire una serie di operazioni che comprendono la possibilità di pagare gli F24, effettuare bonifici SEPA e internazionali, e a breve le altre operazioni di pagamento (Riba, C-Bill, bonifici Swift, PagoPA);
 una Carta di Credito Visa Business collegata al saldo disponibile sul conto corrente;
 un’assistenza disponibile via chat sul sito e via e-mail, per rispondere a qualsiasi bisogno.

La startup ha l’ambizioso obiettivo di raggiungere 50mila clienti e 70mila carte emesse entro 3 anni, per posizionarsi quindi come top player italiano e poi guardare ai mercati stranieri.


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ESG - Alternative data in credit management: il progetto di Altilia

La soluzione presentata da Altilia, in collaborazione con l'Associazione ItaliaFintech e lo studio Chiomenti, applica l’intelligenza artificiale al document processing per facilitare la valutazione, da parte delle istituzioni bancarie, dei rischi e delle metriche di sostenibilità delle imprese che chiedono di ricevere finanziamenti.

Il progetto risponde alle recenti linee guida dell’EBA in materia di concessione e monitoraggio dei finanziamenti.

L’Autorità Bancaria Europea richiede, infatti, che tutte le banche, nel processo del credito, debbano prendere in considerazione metriche e rischi associati ai fattori ESG e, in particolare, l'impatto potenziale dei fattori ambientali e del cambiamento climatico sulla solvibilità del soggetto finanziato.
 


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SumUp lancia il Conto Aziendale, la soluzione gratuita per le Pmi

SumUp lancia il Conto Aziendale: una carta Mastercard dotata di IBAN che permette di effettuare bonifici istantanei e trasferire denaro in tempo reale, oltre che pagare online e nei negozi. Il conto ha un IBAN europeo (irlandese) e si integra con gli altri servizi SumUp.

Il Conto Aziendale SumUp è una soluzione totalmente gratuita che permette di inviare, ricevere e gestire il denaro in maniera semplice e veloce, offrendo numerosi vantaggi: dall’accredito degli incassi del POS SumUp sul conto in 24 ore anche nei giorni festivi all’opportunità di effettuare bonifici istantanei gratuiti per trasferire denaro in tempo reale anche all’estero, fino alla possibilità di utilizzare la carta SumUp per pagare online, in negozio o prelevare contanti dagli sportelli automatici.

Dando un immediato accesso agli incassi, è molto apprezzato dai professionisti che hanno un flusso di cassa molto rapido, come tassisti o artigiani (ad esempio elettricisti o idraulici). Il conto SumUp è una soluzione particolarmente adatta per chi è in procinto di avviare una nuova attività e per i liberi professionisti. Con il conto aziendale, i professionisti possono aprire un conto dedicato senza costi e separare le spese della propria attività da quelle familiari, semplificando la contabilità e rispondendo ad un bisogno che finora non aveva trovato risposta: basti pensare che, attualmente, il 30% delle P. IVA utilizza un unico conto per le spese personali e quelle legate al proprio business.

SumUp non si appoggia a un servizio di Banking as a Service, ma offre direttamente una gamma di servizi finanziari tra cui il Conto Aziendale in quanto è un Istituto di Moneta Elettronica autorizzato e regolamentato dalla Central Bank of Ireland (numero di licenza C195030).

SumUp quindi non è una banca, ma grazie alla direttiva europea PSD2 può già emettere conti in valuta elettronica, numeri di conto, codici bancari e carte di debito in massima sicurezza. SumUp protegge infatti i fondi dei suoi clienti depositandoli in conti in valuta elettronica separati dai conti bancari di SumUp: questo significa che il denaro è tutelato contro ogni eventualità.
 


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Banca del futuro: secondo gli italiani è digitale e umana

Secondo la ricerca di Toluna e BPER Banca quasi 8 italiani su 10, nella banca del futuro, non rinunciano al parere di esperti. La relazione umana rimane rilevante anche tra i più giovani.

Human touch, digitalizzazione, personalizzazione e servizi extra: sono queste le esigenze degli italiani in ambito retail banking. A rivelarlo una recente indagine di mercato che indaga sulle caratteristiche della banca del futuro secondo gli italiani, condotta da Toluna, piattaforma di consumer insights sul mercato, insieme a BPER, terzo gruppo bancario nazionale.

L’analisi che indaga sulla banca del futuro – che ha coinvolto un campione intervistato online di 1000 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana – ha voluto comprendere tendenze, comportamenti e aspettative dei consumatori nel mondo dei servizi bancari in Italia e non solo.

I prodotti scelti dagli Italiani, in vetta il conto deposito
Sul gradino più alto del podio dei prodotti maggiormente richiesti alla banca del futuro si trova il Conto Deposito indicato dal 44% dei rispondenti, seguito dagli Investimenti che ottengono il 34% delle preferenze e, infine, le Assicurazioni sui Veicoli scelte dal 32% del panel.
Interessante, invece, il gap registrato nei confronti delle assicurazioni: nel Bel Paese solo il 27% degli intervistati si rivolge alla Banca per sottoscrivere Assicurazioni sulla casa (vs. 54% in UK e il 62% in Spagna). Una percentuale che scende al 5% per le assicurazioni sui viaggi, stipulate in Banca dal 21% del campione inglese e dal 10% di quello spagnolo.

Le esigenze guidano la multicanalità
Esaminando nel dettaglio le operazioni svolte e i canali utilizzati dai clienti italiani, è evidente la diversa modalità di interfacciarsi con la banca a seconda della specifica necessità. Il controllo del saldo tramite App mobile (88%) è l’azione più frequente dei correntisti anche se in molti casi si utilizza ancora l’estratto conto cartaceo (83%). Il bonifico online viene selezionato dall’89% del panel sostituendo parzialmente quello effettuato allo sportello (76%), mentre – tra chi dichiara di aver richiesto una consulenza – il canale preferito è quello fisico rappresentato in primis dalla filiale (57%) e seguito dal telefono (43%).
Se si indagano le aspettative, emerge, invece, che gli italiani immaginano la banca del futuro prevalentemente digitale, rimarranno infatti operazioni prevalentemente online la verifica della disponibilità sul conto corrente (70%) e il trasferimento di somme di denaro tramite bonifici (67%).

Lo human touch sempre centrale
Motivata dal bisogno di instaurare una relazione umana, la consulenza di persona in filiale è un asset fondamentale, anche se si pensa alla banca del futuro. Quasi 8 italiani su 10 hanno dichiarato di essersi rivolti alla banca per ricevere un parere, tra questi più della metà della clientela si è recata in filiale (57%), operazione compiuta anche dalle fasce più giovani (52%). Solidità, sicurezza e servizi online efficienti sono essenziali, ma a fare la differenza è proprio il rapporto di fiducia e ascolto che i professionisti del settore instaurano con i clienti. Ci si affida alla competenza di esperti per ottenere informazioni generiche (58%), dettagli relativi non solo agli investimenti (31%) ma anche ai finanziamenti (15%).

Servizi extra e personalizzazione completano l’offerta
8 persone su 10 affermano che la banca del futuro dovrebbe non solo personalizzare ma anche ampliare la propria offerta con servizi extra. Tra questi primeggia il Cashback sia sugli acquisti effettuati in negozi (78%) sia sui pagamenti delle utenze domestiche (78%). Il 48% del panel dichiara inoltre che vorrebbe ricevere prestazioni atte alle prenotazioni dei viaggi – soprattutto i più giovani (63%) – e all’acquisto di biglietti per eventi.
 


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Clessidra lancia Factoring on demand

Factoring On Demand è la nuova piattaforma digitale di Clessidra Factoring. Permette alle aziende italiane di accedere a un servizio di anticipazione crediti via web, con un’esperienza completamente digitale.
 

Il portale “Factoring On Demand” permette a Clessidra Factoring di raccogliere le informazioni essenziali, inserite direttamente dalla PMI richiedente. 
Se l’impresa rispetta i requisiti minimi, accede alla fase successiva, in cui completa la propria richiesta indicando una serie di informazioni utili alla sua valutazione.
L’utente riceve anche un identificativo della sua richiesta, che permette di interrompere il processo di compilazione dei dati e di riprenderlo in momenti successivi.
L’aggiornamento sullo stato della richiesta avviene tramite notifiche via email e nell’area riservata all’interno del portale.
Se la delibera è positiva, l’azienda viene contattata dall’Area Manager per verificare le informazioni raccolte e passare poi alla firma del contratto. Il tempo di risposta è stimato in alcuni giorni.
 


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Banca Sella lancia Smart Business, nuova piattaforma digitale per le imprese

Nuova piattaforma in chiave open banking per Banca Sella. L’istituto ha infatti lanciato Smart Business Sella, un innovativo sistema integrato che consente di gestire tutti i servizi bancari, operando contemporaneamente sui diversi conti aziendali, anche presso altri istituti, e utilizzare soluzioni di consulenza online sviluppate in partnership con realtà fintech.

Obiettivo di Smart Business Sella è quello di facilitare l’operatività quotidiana delle imprese di ogni dimensione, dalle microimprese fino alle grandi corporate. 

Nello specifico la piattaforma è un unico sistema in grado di gestire tutti i conti e le attività collegate ad un medesimo gruppo aziendale. Questo permette di passare anche alla vista per singola società e gestire in modo efficace specifici team di lavoro oppure di abilitare commercialisti o esperti contabili all’accesso diretto ai conti, con la possibilità di consultare estratti e documentazione in autonomia e in totale sicurezza. 

Tramite Smart Business Sella, realizzata in collaborazione con Fabrick, Banca Sella offre alle imprese un gateway di servizi digitali che rende disponibili dati transazionali e gestionali in grado di fornire, in maniera immediata, indicazioni strategiche per una più efficiente gestione del business.

Tra le varie funzioni, la piattaforma consente, inoltre, alle imprese di cedere il credito d’imposta acquisito con lo sconto in fattura, effettuare più bonifici nello stesso momento e con una sola autorizzazione e utilizzare il servizio di anticipo fatture online con una customer journey digitale e integrata, oltre a fornire servizi di invoice trading e di dynamic discouting grazie alla collaborazione rispettivamente con le fintech Workinvoice e Plusadvance.
 


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Dollaro digitale, Biden accelera: firmato l’ordine esecutivo per mandare avanti l’iter

Il presidente Usa ha incaricato le agenzie governative preposte di valutare rischi e benefici della gestione della moneta digitale da parte della Fed. Si punta a velocizzare il processo per evitare di essere scalzati dalla Cina che sta già testando il suo crypto-yuan.

Il presidente Joe Biden ha infatti firmato un ordine esecutivo in cui chiede a una serie di agenzie del governo, tra cui il dipartimento del Tesoro e il dipartimento del Commercio, di esaminare i rischi e i benefici della creazione di un dollaro digitale gestito dalla sua Banca centrale (Central bank digital currency o Cbdc), ovvero la Federal reserve. Biden chiede anche di valutare altre problematiche legate alle criptovalute e di preparare dei report sul “futuro del denaro” e sul ruolo che svolgeranno le monete virtuali.

Un’ampia supervisione del mercato delle criptovalute, che ha superato il valore di 3 trilioni di dollari a novembre, è essenziale per garantire la sicurezza nazionale, la stabilità finanziaria e la competitività degli Stati Uniti e scongiurare la crescente minaccia del crimine informatico, secondo l’amministrazione Biden.

Per gli analisti l’ordine esecutivo rappresenta un chiaro riconoscimento della crescente importanza delle criptovalute e del loro potenziale impatto per gli Stati Uniti e i sistemi finanziari globali.

A gennaio la Federal reserve ha sollevato al Congresso la questione se gli Stati Uniti debbano perseguire un dollaro digitale. Gli analisti avevano commentato affermato che si tratta di un processo di anni, ma ora, secondo alcuni funzionari di Washington, il governo Usa potrebbe procedere spedito nello sviluppo del dollaro digitale nazionale, pur se con estrema cautela, dato il ruolo del dollaro come primaria valuta di riserva del mondo.

Il dominio monetario nell’era delle criptovalute
Ci sono nove Paesi (Bahamas, Caraibi orientali che include 7 paesi, e Nigeria) che hanno lanciato valute digitali nazionali controllate dalla loro Banca centrale e altri 16, tra cui la Cina, la Russia, l’Ucraina, la Svezia, l’Arabia Saudita e Singapore, che ne hanno avviato lo sviluppo, riporta l’Atlantic Council. Questo sta spingendo Washington a intraprendere lo stesso cammino per evitare che il dollaro perda il suo attuale dominio a vantaggio della Cina.


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Tasse, multe e bolli: PayPal lancia i pagamenti a rate verso la pubblica amministrazione

Dilazioni in tre quote nell’arco di due mesi per chi usa la piattaforma PagoPA. Interessi zero e nessun cambiamento in merito all’importo finale. Ecco come funziona la nuova funzionalità

Il trend dei sistemi di pagamenti digitali “dilazionati” si estende anche ai pagamenti per la Pubblica amministrazione. PayPal annuncia infatti la disponibilità del servizio “Paga in 3 rate” sulla piattaforma web pagoPA. Il nuovo sistema permette ai cittadini italiani di frazionare il costo in 3 rate, entro due mesi, al momento del pagamento verso la Pubblica amministrazione. Il tutto senza interessi né tariffe di ritardo.

Attraverso questa funzionalità, PayPal punta ad offrire una maggiore flessibilità ai cittadini italiani e non solo per i loro acquisti online, ma anche per i pagamenti quotidiani come quelli effettuati per gas, elettricità o la pubblica amministrazione.

Attualmente il servizio è disponibile solo nella versione web e consente agli utenti di scegliere di dilazionare i propri pagamenti come previdenza sociale, tasse e bolli auto.

Una volta raggiunta la pagina di checkout e scelto PayPal come strumento di finanziamento, si viene trasferiti sul proprio wallet PayPal, dove si trova l’opzione “Paga in 3 rate”. PayPal ha lanciato in Italia il servizio Paga in 3 rate a dicembre 2021, consentendo ai consumatori italiani di dividere la propria spesa in tre rate mensili di uguale importo per una cifra compresa tra € 30 e € 2.000, senza interessi né tariffe di ritardo.
Quando si sceglie di pagare con “Paga in 3 rate”, il primo acconto avviene al momento del checkout e i due successivi rispettivamente uno e due mesi dopo. Il pagamento in 3 rate è soggetto all’approvazione di PayPal e alle relative condizioni.


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Arriva la carta multifunzione Visa Debit-Bancontact per Fintech e neo-banche

La carta multifunzione, frutto della partnership fra Worldline e Maynsys, serve a supportare neo-banche, fintech e altri nuovi piccoli operatori bancari e lanciare rapidamente sul mercato soluzioni chiavi in ​​mano per carte di pagamento bancarie

L’innovativa carta multifunzione è già attiva da alcuni mesi presso la banca cooperativa belga NewB ed è dedicata a Fintech e neo-banche. Ecco come funziona.

La carta presenta i seguenti vantaggi:

 una vasta accettazione grazie alla combinazione delle reti Bancontact e Visa;
 la combinazione consente di pagare gli acquisti in Belgio e all’estero;
 pagamenti online o in negozio;
 pagamenti in modalità sia contactless che non, il tutto con un’unica carta;
 il valore aggiunto di soluzioni come i pagamenti P2P.
 Il conto addebita immediatamente le transazioni e le visualizza in tempo reale mediante il portale e le applicazioni di mobile banking di Mainsys. L’update immediato dei dati permette ai clienti della banca il monitoraggio totale sulle proprie spese.

I clienti possono:

 gestire la carta sul portale o sul proprio cellulare grazie all’app integrata, dal momento in cui ordinano la carta e scelgono il codice segreto (PIN);
 gestire i limiti;
 configurare le opzioni di acquisto su Internet (o disattivarle), aree geografiche autorizzate eccetera.


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    Criptovalute, in Europa la prima Mastercard per acquisti “garantiti” e cashback

    La nuova card consente di effettuare transazioni senza la necessità di dover vendere i propri asset digitali. Previsto anche un piano di rimborso del 2%. Integrazione con Apple Pay e Google Pay.

    In Europa arriva la Nexo Card, la prima Mastercard con supporto delle criptomonete, come – ma non solo – Bitcoin, Ethereum e Tether. L’iniziativa è lanciata da Nexo, istituto regolamentato degli asset digitali, in collaborazione con DiPocket, l’emittente di carte Nexo per la nuova offerta in Europa, e con Mastercard come società tecnologica e rete di pagamento. La crypto card offre ai clienti l’accesso a liquidità in criptovaluta in oltre 92 milioni di siti commerciali nel mondo dove è già accettata Mastercard.

    La Nexo Card è la prima carta al mondo con la quale gli utenti possono effettuare pagamenti senza dover vendere i propri asset digitali.

    All’inizio di quest’anno Nexo ha completato un lancio parziale della Nexo Card in alcuni paesi europei, mirando a un focus group che ha generato collettivamente un interesse e un volume di transazioni straordinari, dimostrando che c’è una forte domanda per questo prodotto finanziario, si legge in una nota di Nexo per i media. Nelle prossime fasi dello sviluppo della Nexo Card, la società prevede di aggiungere una funzionalità di carta di debito ed espandere l’offerta a livello internazionale, insieme a molti altri aggiornamenti.

    La carta Nexo è collegata a una linea di credito fornita da Nexo e supportata da criptovalute che inizia e rimane a un credito a costo zero per i clienti di Nexo idonei che mantengono un rapporto Loan-to-value (Ltv) del 20% o inferiore. Consente ai titolari di carte di utilizzare i propri asset digitali come garanzia anziché venderle. La linea di credito è dinamica e può utilizzare più asset.

    La Nexo Card ha anche zero commissioni e garantisce un 2% di “cashback” in criptovalute. Ogni transazione con Nexo Card genera infatti automaticamente un “premio” del 2% pagato in Bitcoin o nel token Nexo e che diventa automaticamente disponibile nel proprio account Nexo.

    Disponibile sia in forma virtuale che fisica, la Nexo Card viene fornita con integrazioni dirette di Apple Pay e Google Pay. I titolari di carta possono aggiungere la Nexo Card al loro portafoglio mobile preferito dall’app Nexo Wallet e le carte virtuali aggiuntive sono gratuite.

    La Nexo Card consentirà agli investitori di spendere fino al 90% del valore fiat delle loro criptovalute in pochi secondi senza venderne nulla.

     


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    Pagamenti digitali, Fca Bank lancia la piattaforma “buy now pay later”

    I rivenditori convenzionati potranno offrire nuove modalità per effettuare le transazioni: split payment, instant credit o rateizzazione. Attivo inizialmente nelle principali sedi di assistenza Mopar delle concessionarie Stellantis, verrà poi esteso alle officine ufficiali.

    Fca Bank Pay: questo il nome dell’innovativa piattaforma digitale che Fca Bank lancia per consentire ai rivenditori convenzionati di offrire nuove modalità di pagamento (a rate, con o senza interessi, oppure in un’unica soluzione).

    Ispirato al sempre più diffuso trend del buy now pay later, in forte crescita in Europa, lo strumento è stato sviluppato per fornire ai partner del settore mobilità della banca un sistema flessibile per la vendita di servizi, riparazioni, ricambi e accessori. La piattaforma offre due formule, entrambe con esito istantaneo: lo split payment, con cui accedere a una dilazione commerciale di piccoli importi senza interessi e con durate brevi, e l’instant credit, per richiedere un finanziamento per importi più elevati e durate più lunghe. Sarà inoltre possibile rateizzare sia gli acquisti effettuati nei negozi fisici, tramite SmartPos o il sistema Paybylink, sia quelli online, tramite lo store dell’esercente.

    Fca Bank Pay sarà attivo inizialmente presso le sedi di assistenza Mopar della rete di concessionari del gruppo. Stellantis, a cominciare da quella dello Stellantis&You sales & services di Torino, per poi essere esteso nel corso dell’anno anche alle officine della rete di assistenza ufficiale Mopar