Newsletter #12

luglio 2021

23 articoli
46 min totali
Banner Fintech & Insurtech
Banner Gellify, Iungo e Comer Industries sostengono Deep Tier, FinTech di supply chain financing
3 min

Gellify, Iungo e Comer Industries sostengono Deep Tier, FinTech di supply chain financing

Dai capi filiera fino ai sub-fornitori, Deep Tier permette a tutti i componenti della filiera di accedere a anticipi e finanziamenti in modo veloce. Così coinvolge nella catena del supply chain financing clienti, fornitori e istituti di credito

Deep Tier, piattaforma fintech che offre supporto alla supply chain, ha chiuso un round di co-investimento sottoscritto dalla piattaforma di innovazione B2B GELLIFY insieme al fondo Azimut Digitech Fund di Azimut Libera Impresa SGR.

La società è stata creata dopo un lungo periodo di ricerca sulle opportunità ed attuali inefficienze del sistema di finanziamento e gestione dei rapporti di fornitura. Infatti, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio SCF del Politecnico di Milanopiù del 70% del mercato delle soluzioni di Supply Chain Finance (che in Italia ha un valore equivalente di circa 360 Miliardi di Euro), non ha accesso a fonti di anticipo, se non tramite condizioni particolarmente sfavorevoli e prezzi molto elevati stabiliti esclusivamente su dati dimensionali ed economici e raramente in base all’effettiva capacità di fornire prodotti di qualità nei tempi contrattualizzati con i capi filiera.

Sempre secondo l’Osservatorio sul Supply Chain Financing del Politecnico di Milano, a livello internazionale l’Italia vale il 3% del mercato potenziale mondiale del Supply Chain Finance che, a fine 2018 ammontava a 16.500 Mld di euro. Con circa 7.000 mld di euro di crediti commerciali, l’Asia rappresenta il mercato potenziale più ampio del Supply Chain Finance, trainata da Cina (3.000 miliardi) e Giappone (1.200 miliardi). Seguono le Americhe, con circa 5.000 miliardi, di cui oltre il 60% di pertinenza degli Stati Uniti d’America e l’Europa con circa 4.000 miliardi di euro, con Francia e Germania principali mercati di sbocco oltre all’Italia. Più lontane Africa (300 miliardi), dove il mercato è ancora limitato, e Oceania (250 miliardi), dove i tempi di incasso dei crediti sono più bassi.

La piattaforma Deep Tier coinvolge tutti i player della catena del supply chain financing. Tra questi i clienti, nonché i capi filiera che cercano soluzioni per migliorare la loro redditività e gestire più efficacemente la propria liquidità; i fornitori – ovvero le Pmi che vogliono accedere a forme di anticipi a tassi convenienti e ridurre i tempi di incasso migliorando la propria PFN (Posizione Finanziaria Netta) e gli Istituti finanziari (tradizionali e non) che vogliono aumentare la loro base clienti, i volumi di impiego, mitigando il rischio di queste operazioni.

Deep Tier intende migliorare l’efficacia della supply chain, sprigionando il valore delle relazioni di business: faciliterà l'accesso ai finanziamenti per i fornitori di ogni dimensione e geografia, colmando il divario di conoscenza tra i leader del mondo industriale e le istituzioni finanziarie, permettendo ai primi di utilizzare strategicamente il finanziamento come fattore nelle relazioni industriali con i fornitori.


Banner Fintech & Insurtech
Banner wefox, l’insurtech tedesca da 3 miliardi, pronta a entrare in Italia
2 min

wefox, l’insurtech tedesca da 3 miliardi, pronta a entrare in Italia

Fondata nel 2015, wefox ha chiuso un round da 650milioni di dollari per l’espansione in Europa. Presto sarà in Italia e potrebbe farlo attraverso il suo partner Mansutti. La startup ha un modello ibrido: prodotti centralizzati con grande uso di algoritmi e distribuzione attraverso agenti nazionali

La volpe è pronta è fare il balzo sul mercato italiano. Wefox consolida l’alleanza con Mansutti e si prepara a sconvolgere la scena nazionale dell’Insurtech. Wefox ha chiuso a inizio giugno un round da 650 milioni di dollari, il più grade di serie C per una startup insurtech, che l’ha portata a una valutazione di 3 miliardi.

Mansutti è uno dei principali broker italiani, attivo dal 1925 e molto attento alle dinamiche dell’innovazione: è infatti tra i founding partner della startup tedesca. Dal 2018, le due società collaborano per adattare i servizi di wefox al mercato italiano.

wefox è stata fondata nel 2015 da Julian Teicke, Fabian Wesemann e Dario Fazlic. È una compagnia assicurativa digitale a tutto tondo, con licenza in Lichtenstein, guidata da un unico scopo: proteggere le persone e prevenire i rischi reinventando l’assicurazione su larga scala attraverso la tecnologia. Il suo slogan è: Assicurazione, ma semplice. Digital, fast, fair. In cinque anni wefox ha raccolto quasi 1 miliardo di dollari.

Nel 2020 wefox ha avuto un fatturato di 140 milioni di dollari e, in particolare, wefox insurance, la compagnia di assicurazione, è già in utile. Il gruppo punta allo stesso risultato per il 2023.  Come ha fatto la startup a crescere così rapidamente? Con un modello di business particolare. Non è una compagnia che vende direttamente al cliente finale ma i suoi prodotti sono venduti da agenti in tutta Europa, Mansutti nel caso dell’Italia. Attualmente wefox ha 700 agenti esclusivi e partnership con circa 5000 “distributori”.

Quindi distribuzione decentralizzata di prodotti gestiti centralmente con un forte impegno nella riduzione dei costi con l’automazione che permette di gestire l’80% dei processi con un algoritmo.

Una combinazione originale di umano e digitale. “Mentre il resto dell’industria pensa che l’agente sia morto, noi pensiamo che sia più importante che mai”, spiega Teicke. Ma dietro gli agenti c’è una potenza tecnologica che le compagnie tradizionali ancora inseguono. “Abbiamo a che fare con un mercato da 5,2 trilioni di dollari che è bloccato all’era pre-Internet”, commenta Teicke.


Banner Fintech & Insurtech
Banner Banking-as-a-Service: che cos’è e come lo fa solarisBank che sta per sbarcare in Italia
3 min

Banking-as-a-Service: che cos’è e come lo fa solarisBank che sta per sbarcare in Italia

solarisBank è stata tra le prime startup fintech in Europa a legare il proprio modello di business al concetto di Banking-as-a-Service, fondato sull’erogazione in cloud dei propri servizi bancari a realtà fintech e società digitali che non dispongono di una licenza bancaria

In principio fu Vivid Money, ora tocca a solarisBank AG sbarcare in Italia. La piattaforma leader in Europa per il Banking-as-a-Service si appresta infatti a seguire il solco tracciato dalla sua società partner – a cui “concede” la propria infrastruttura bancaria -, che il mese scorso ha fatto il suo ingresso nel mercato italiano.

Il Banking-as-a-Service è un modello per cui le banche autorizzate estendono i loro servizi finanziari online al di fuori dei rami tradizionali, erogando in cloud queste loro funzionalità ad attività esterne al circuito tradizionale (solitamente start up fintech e digital company). Queste ultime possono così offrire ai propri clienti servizi bancari digitali come conti bancari online, carte di debito, prestiti e soluzioni di pagamento, senza dover necessariamente acquisire una propria licenza bancaria.

Il server delle banche comunica tramite API e webhook con quello della digital company, incentivando l’utente a fare business attraverso le esperienze mobile e web alle quali è abituato. La società che si appoggia alla piattaforma BaaS non entra mai veramente in possesso dei soldi del cliente, agisce semplicemente come un intermediario, pertanto non è gravata da nessuno di quei doveri normativi che una banca si trova quotidianamente a dover adempiere. Oggigiorno, dunque, grazie al modello BaaS, praticamente qualsiasi azienda digitale, eseguendo delle basilari procedure di programmazione, può diventare un fornitore di servizi bancari. Per questo motivo le piattaforme BaaS rientrano nel novero delle white label bank, visto che l’infrastruttura tecnica “prestata” viene re-brandizzata dalla società che ne usufruisce.

solarisBank è stata una delle prime fintech dell’UE a concretizzare il concetto di “Banking as a Service” e a mostrare i vantaggi della creazione di nuovi modelli di business fondati su tale paradigma. Attraverso l’uso di API, la piattaforma di solarisBank offre una gamma completa di servizi bancari generici per tutti i tipi di attività digitali, che vanno dai pagamenti virtuali, a conti e carte di pagamento, depositi e transazioni, fino a servizi di identificazione digitale e di lending.

L’azienda, dal 2018, ha poi cominciato a strizzare l’occhio all’universo blockchain, lanciando Blockchain Factory – un servizio che consente alle startup pioniere del settore di integrare facilmente questa tecnologia – con l’obiettivo di colmare il divario tra l’ecosistema bancario e quello delle criptovalute. Con l’intento di creare un ambiente ancora più fecondo per la proliferazione di progetti decentralizzati, la startup berlinese a fine 2019 ha costituito la solaris Digital Assets, società controllata al 100% da solarisBank AG che mette a disposizione una piattaforma, accessibile tramite API, finalizzata alla custodia di asset digitali. Questa soluzione white label di custodia digitale può essere combinata con servizi finanziari digitali, quali conti bancari online e procedure di identificazione, in un’ottica organicistica conforme alle esigenze di tutti gli attori in gioco. In fondo la mission aziendale è proprio quella di diventare un ecosistema digitale globale per i servizi finanziari: uno spazio in cui ogni realtà può costruire i propri prodotti bancari, moderni e scalabili.


Banner Fintech & Insurtech
Banner Finanza.tech lancia Speedy: finanziamento alle PMI in meno di 72 ore
1 min

Finanza.tech lancia Speedy: finanziamento alle PMI in meno di 72 ore

Finanza.tech ha attivato Speedy, finanziamento che ricerca il partner migliore in un panel di investitori selezionati per avere entro 72 ore un importo massimo di 150mila euro.

La valutazione del merito creditizio della piccola o media impresa che ne fa richiesta viene svolta da Finanza.tech, che elabora il dettaglio del finanziamento e rilascia la documentazione necessaria. In due giorni lavorativi l’operazione è elaborata e si individua l’investitore migliore per erogare il finanziamento sul conto dell’impresa.

Il tasso di interesse applicato viene definito da Finanza.tech leggermente più elevato rispetto a un normale finanziamento, ma in cambio di una risposta più semplice, permessa dai processi semplificati della piattaforma digitale di Finanza.tech. L'idea è che il vantaggio di una risposta più rapida alla propria richiesta di liquidità rappresenta un valore, ma comporta anche dei costi per la FinTech.


Banner Fintech & Insurtech
Banner American Express lancia “Digitize Pmi”, soluzioni ad hoc per e-commerce e formazione
2 min

American Express lancia “Digitize Pmi”, soluzioni ad hoc per e-commerce e formazione

Al debutto la nuova sezione all’interno della piattaforma Business4Business. Obiettivo la creazione di un ecosistema per la digital transformation delle imprese italiane. Accesso ai servizi di Google My Business, Alibaba, Shopify, Isendu

Da Google My Business ad Alibaba, da Shopify all’italiana Isendu. Sono alcune delle piattaforme messe a disposizione delle Pmi che aderiranno a Digitize Pmi, il nuovo programma di American Express Global Commercial Services che punta a fornire servizi a supporto delle piccole e medie imprese italiane nel percorso di digitalizzazione.

Obiettivo del programma, fa sapere l’azienda, consentire alle Pmi di “espandere il proprio business su nuovi mercati, approfittando delle potenzialità di Internet per vendere ed acquistare online per un commercio realmente globale” grazie a partner della rete Amex attraverso i quali è possibile accedere ai servizi di Google My Business, Alibaba, Shopify, isendu tra gli altri. Sarà anche possibile gestire la propria reputazione online e migliorare la presenza del brand in rete, presidiando oltre 125 piattaforme online con webiEngage di webidoo e aumentando la propria visibilità attraverso l’advertising. Sarà inoltre possibile organizzare il lavoro da remoto grazie alle innovazioni tecnologiche e ai corsi di formazione per i dipendenti di partner come Talent Garden.

Il 29% di aziende italiane seller b2b è ancora “no digital” – si legge in un report Netcomme la crisi pandemica ha fatto crescere questa quota nell’ultimo anno di tre punti percentuali. Ma nei prossimi tre anni si prevede che saranno le aziende più piccole e le “Heavy Digital” a registrare la maggiore quota di fatturato online. Espansione del mercato e aumento di clienti rappresentano i due motivi principali di spinta alla digitalizzazione, rispettivamente in crescita del 42% e del 32% rispetto al 2019.

Digitize Pmi è la nuova sezione della piattaforma Business4Business “B4B”, lanciata da American Express a ottobre 2020 per abilitare nuove sinergie di business tra il network di merchant e i clienti aziendali attraverso offerte dedicate e per contribuire a creare una “community delle Pmi” facendo leva sul modello di business peculiare di American Express.

La piattaforma, che ha visto una crescita di merchant registrati del +25% dal lancio, è parte di Smart Business, ecosistema che raccoglie approfondimenti, articoli di attualità, webinar, eventi, strumenti e tutti i servizi Amex in grado di supportare le aziende italiane a 360 gradi, facendo leva sulle soluzioni del Fintech.


Banner Fintech & Insurtech
Banner Innovazione bancaria, ecco i campioni Abi. Sul podio i servizi data-driven
3 min

Innovazione bancaria, ecco i campioni Abi. Sul podio i servizi data-driven

Sono 8 gli istituti vincitori del concorso che ha registrato il record storico di partecipazione. Focus su digital transformation e progetti finalizzati al fintech.

Sono 8 gli istituti bancari vincitori della 11esima edizione del concorso Abi per “L’innovazione nei servizi bancari” a cui hanno partecipato 92 progetti in rappresentanza di 25 banche. Le banche hanno presentato progetti legati all’applicazione dei nuovi paradigmi tecnologici di  Intelligenza artificiale , alla  trasformazione digitale , all’introduzione di servizi in ottica di Fintech, alla sostenibilità e al tema della ripresa e del rilancio come risposta efficace all’emergenza sanitaria.

Ecco gli istituti premiati
La selezione è stata effettuata dal Comitato Tecnico Scientifico di esperti e dalla Giuria di rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico che ha identificato 8 vincitori per le categorie previste dal regolamento e 4 menzioni speciali.

Categoria Innovazione Data Driven: vince Credito Emiliano con il Progetto Data Heroes. “Valorizzare il nostro patrimonio informativo, valorizzare le risorse fornite dall’azienda e valorizzare i talenti dei nostri colleghi”.

Categoria Trasformazione digitale: Banca Widiba con il Progetto Inno al dialogo, App Banca Widiba per smartphone & Google Home, “Facciamo parlare la tecnologia tramite il linguaggio conversazionale”.

Categoria cliente RetailAvvera Gruppo Credem con il progetto Avvera Adesso: la soluzione digitale permette di azzerare le distanze, offrire un servizio ai clienti professionale, sicuro e in tempo reale.

Categoria cliente Corporate: Intesa Sanpaolo con il progetto Il nuovo modello Relazionale Digitale dedicato alla clientela aziende-business.

Categoria EcosistemaCredit Agricole Italia con il progetto Impatto Impresa per lo sviluppo del programma che punta a sviluppare un approccio innovativo alle relazioni di filiera con importanti opportunità in termini di sostegno alle reti produttive del “made in italy”.

Categoria SostenibilitàBanco Bpm con il orogetto Mutui Green Banco BPM: offerta completa di mutui green, con l’obiettivo di contribuire in maniera decisa all’efficientamento degli immobili privati e promuovere la consapevolezza green dei propri clienti e dipendenti.

Categoria Emergenza Covid: Ing Italia con il progetto Smart Working super-flessibile e approccio di “caring autentico”.

Categoria Emergenza CovidIntesa Sanpaolo con il progetto Collaborazione tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e l’Ospedale Sacco di Milano per la ricerca sul coronavirus.

Menzioni speciali sono andate a Banca Popolare di Sondrio per il progetto Iari – intelligenza artificiale per revisione interna, Cassa centrale per il progetto drive the change, “allenati a guidare la trasformazione digitale”, Credito cooperativo romagnolo Bcc di Cesena e Gatteo per il progetto La vantaggiosa, il circuito di cashback locale che unisce cittadini ed esercenti e rafforza la comunità, Unicredit per il progetto Easypack che ha lo scopo di soddisfare le esigenze di e-commerce della maggior parte delle imprese attraverso un investimento accessibile, per fare fronte alla rapida evoluzione dello scenario dell’ultimo anno.


Banner Fintech & Insurtech
Banner Nordigen mette i dati dell’open banking a servizio delle startup per lanciare nuove app
1 min

Nordigen mette i dati dell’open banking a servizio delle startup per lanciare nuove app

Si chiama Nordigen for Startups ed è la nuova iniziativa di Nordigen per consentire alle neoimprese di entrare nel mercato dell’open banking europeo. A loro disposizione, la piattaforma API di Nordigen, che potrà essere utilizzata per sviluppare e lanciare sul mercato nuove applicazioni destinate al mondo bancario.

Nordigen for Startups si rivolge in primis alle aziende finanziate tramite venture capital. E permette alle startup di creare nuove applicazioni accedendo gratuitamente a insight provenienti da oltre mille API presenti sulla piattaforma di open banking di Nordigen. Inoltre, le aziende avranno accesso a insight dal valore di 10mila euro, secondo le stime di Nordigen.

Nordigen è una piattaforma di open banking freemium, che fornisce appunto accesso gratuito ai dati di open banking e analisi sui dati. La piattaforma API gratuita di Nordigen è connessa a più di mille banche in Europa e serve società e sviluppatori FinTech in 31 paesi europei, incluso il Regno Unito. Nordigen è un Account Information Service Provider (AISP).


Banner Fintech & Insurtech
Banner Il settore assicurativo italiano rischia l’invasione straniera. E hi-tech
3 min

Il settore assicurativo italiano rischia l’invasione straniera. E hi-tech

Il mercato assicurativo italiano rischia una “invasione” di player stranieri se non accelera l’investimento nel digitale, scontando un ritardo evolutivo rispetto a quanto accade in altri Paesi.

Lo sottolinea un’analisi di Italian Insurtech Association IIA, mettendo a confronto due semplici numeri relativi ai primi mesi del 2021:
- 1,8 miliardi di investimenti InsurTech in Europa;
- 0,4 milioni (milioni, non miliardi) in Italia.

Italia indietro anche in Europa
Se l’Europa ha incominciato a correre nell’evoluzione digitale dell’insurance, insomma, l’Italia sembra ancora dormire non solo nel rapporto tra incumbent e mondo delle startup, ma anche in generale nella digitalizzazione del settore assicurativo. Aggiungiamoci i dati dell’Insurtech Investment Index Report dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del PoliMI, secondo cui solo un quinto delle compagnie italiane ha investito in almeno una startup Insurtech nel 2020, ed è chiaro che le realtà nazionali rischiano di restare molto, molto indietro nell’innovazione.

E di vedere arrivare sul mercato italiano modelli di business davvero disruptive dal punto di vista dei servizi, dei prodotti e del pricing. «Il rischio di una colonizzazione del mercato, un avvenimento che da tempo l’associazione sta annunciando, è quanto mai realistico a fronte di investimenti da parte del settore assicurativo in Italia nel digitale di 50 milioni contro i 550 milioni nel Mondo – dichiara Simone Ranucci Brandimarte, presidente e fondatore di Italian Insurtech Association. L’Italia è purtroppo un Paese dove si investe poco in innovazione, neanche un miliardo viene allocato in startup. Questo avrà ripercussioni enormi su un settore che dà lavoro a 400 mila persone e cha un peso enorme sul nostro PIL, riproponendo una situazione già accaduta in altri comparti che hanno visto l’affermarsi di player stranieri più digitalizzati, come il settore editoriale, il retail, i viaggi, il settore bancario e altri».

Scarsissima collaborazione tra compagnie e InsurTech
A mancare, secondo la ricerca Open Innovation Readiness realizzata da Simbiosity per l’IIA e con il sostegno di Conversion-E3, è proprio la collaborazione tra incumbent e mondo delle startup. Solo il 70% delle compagnie assicurative individua una funzione aziendale, centralizzata o distribuita, dedicata all’innovazione: nel 60% dei casi, la funzione riporta al CEO. La collaborazione con le startup, inoltre, sembra ancora a un livello primordiale: per l’82% delle compagnie, si collabora con le startup “per acquisire insight su nuove tecnologie e segmenti di mercato o per apprendere nuovi metodi di lavoro”.

Emblematico che il 64% delle compagnie ritenga che le startup vogliano collaborare con loro per facilitare l’accesso al mercato, ma non si percepisca affatto come un potenziale cliente. «Emerge ancora un coinvolgimento limitato e “improprio” delle startup, da parte delle aziende della filiera assicurativa – afferma Marcello Vena partner di Simbiosity che ha curato la ricerca. Queste ultime si avvalgono prevalentemente delle startup per acquisire know-how, insight, metodologie, esperienza per accelerare la loro roadmap di sviluppo. Un approccio spesso estrattivo-opportunistico che si appoggia sulla passione, le risorse e l’esperienza delle startup. Al momento, molto spesso più che Open Innovation si tratta di Open Education».

Ed è evidente che anche il mondo delle startup abbia compreso che i loro potenziali interlocutori non siano particolarmente collaborativi: il 75% delle insurtech intervistate ritiene che le maggiori criticità nel collaborare con gli incumbent siano “un approccio anacronistico al lavoro e una grande lentezza dei processi decisionali”. Il 50% segnala una diffidenza nella cultura del lavoro e un 25% una scarsa proattività.


Banner Fintech & Insurtech
Banner Bought By Many: l’unicorno insurtech che assicura gli animali domestici
3 min

Bought By Many: l’unicorno insurtech che assicura gli animali domestici

A inizio giugno la startup britannica Bought By Many ha raccolto 350 milioni di dollari, raggiungendo una valutazione da 2 miliardi. La compagnia offre servizi completamente digitalizzati per un mercato in crescita: la pet insurance

I prodotti assicurativi per animali domestici si fanno strada nei già affollati mercati europei e americani, e i risultati raggiunti dalla startup britannica Bought By Many ne sono la prova. A inizio giugno la compagnia ha infatti raccolto 350 milioni di dollari, raggiungendo una valutazione da 2 miliardi di dollari.

La compagnia è stata fondata a Londra nel 2012. Dopo cinque anni di studio e analisi del settore, nel 2017 Bought By Many ha deciso di specializzarsi nell’ambito delle assicurazioni per animali domestici creando polizze ad hoc attualmente sottoscritte da Great Lakes Insurance, di Munich Re.

I servizi offerti da Bought By Many si rivolgono principalmente ai proprietari di cani e gatti, sono completamente digitalizzati e includono coperture per le condizioni di salute preesistenti o gli interventi veterinari. I diversi piani permettono anche di ricevere un rimborso del 20% del premio se la copertura non viene mai utilizzata durante l’anno, e danno diritto a sconti se si assicura più di un animale.

Con l’app FirstVet, inoltre, Bought By Many offre la possibilità agli utenti di accedere a consulti veterinari virtuali, a qualsiasi ora e ovunque ci si trovi. Le visite effettuate con questa modalità sono gratuite per i clienti assicurati. Il servizio si è rivelato estremamente utile soprattutto durante la pandemia, che ha ridotto drasticamente le possibilità di libero movimento e i contatti umani non essenziali.

Oltre al Regno Unito la compagnia opera sotto il nome di ManyPets in Svezia e, a partire dal 2021, anche negli Stati Uniti.

Il 2020 è stato un anno fortunato per gli affari di Bought By Many. Complice il tanto tempo passato in casa, la pandemia ha fatto aumentare considerevolmente il numero di persone che hanno deciso di assicurare i loro animali domestici: secondo l’Associazione britannica dei produttori di alimenti per animali da compagnia (Pfma), nel Regno Unito a partire dall’inizio dell’emergenza sanitaria ben 3,2 milioni di famiglie hanno assicurato i propri cani o gatti. Questo porta il numero di animali assicurati nel Paese a 34 milioni.

Nel corso degli ultimi 12 mesi Bought By Many ha raddoppiato il suo staff, attualmente composto da 265 dipendenti, e ha in programma di continuare a crescere. “La nostra missione consiste nel rendere il mondo un posto migliore per i proprietari di animali domestici” ha detto il Ceo Steven Mendel. “Tramite la creazione di polizze uniche, il miglioramento della customer experience e il lavoro a stretto contratto con i veterinari aiutiamo gli animali a mantenersi sani e a vivere più a lungo e serenamente con i propri custodi”.

I nuovi fondi saranno utilizzati per potenziare la crescita della startup, favorire l’espansione internazionale e sviluppare nuovi prodotti assicurativi.


Banner Fintech & Insurtech
Banner Intelligenza Artificiale, 5 startup italiane per la digitalizzazione delle assicurazioni
4 min

Intelligenza Artificiale, 5 startup italiane per la digitalizzazione delle assicurazioni

Essenziale per la trasformazione digitale del settore assicurazioni è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Uno dei rami dell’AI che ha catturato la maggiore attenzione del mercato negli ultimi anni è quella della Language AI: cinque startup italiane selezionate dagli Osservatori del Politecnico di Milano

Fornire un servizio più agile per il cliente, e allo stesso tempo meno costoso per le compagnie assicurative: è la promessa dell’automazione dei processi, una delle grandi sfide della digitalizzazione del settore. Sfida che già alcune realtà innovative hanno saputo cogliere e sfruttare, com’è il caso della startup Insoore per la gestione dei sinistri in meno di 24 ore.

La tecnologia abilitante di questa trasformazione nelle assicurazioni è l’intelligenza artificiale, mercato che in Italia ha registrato una crescita del 15% nel 2020, con un valore di 300 milioni di euro. Uno dei rami dell’AI che ha catturato la maggiore attenzione del mercato negli ultimi anni è quella della Language AI, ovvero Chatbot o Virtual Assistant e algoritmi di Natural Language Processing, che permettono di comprendere e utilizzare il linguaggio a un livello assimilabile a quello di un essere umano.

Ecco cinque startup italiane che ne se occupano, selezionate dagli Osservatori del Politecnico di Milano.

Indigo.AI
Fondata nel 2016 Indigo.AI è una piattaforma di AI Conversazionale per progettare e costruire interfacce conversazionali, assistenti virtuali, esperienze e tecnologie di Intelligenza Artificiale in grado di elaborare il linguaggio naturale. La soluzione è progettata per essere integrabile con qualsiasi canale di comunicazione: web, assistenti vocali, Facebook Messenger, IVR di nuova generazione, app o smartwatch, ed è già stata declinata per supportare diversi tipi di business, tra cui anche banche e assicurazioni.

Userbot
Nasce nel 2017 a Milano  Userbot , una chatbot che si distingue per la sua capacità di comprendere il linguaggio naturale e riconoscere gli errori grammaticali tipici delle chat. Userbot utilizza il machine learning e l’intelligenza artificiale per rispondere a domande frequenti, ed è programmato per invitare in chat un operatore umano in caso si presenti un problema mai incontrato prima, così da apprendere nuove risposte per affrontare in futuro simili situazioni in autonomia.

OpenAi
Fondata nel 2018,  OpenAi  si basa sui workbot (evoluzione dei più famosi chatbot), assistenti virtuali che imparano dalle risposte e dai comportamenti degli umani e migliorano costantemente le proprie performance. OpenAi fornisce un intero ecosistema di tecnologie di intelligenza artificiale adeguatamente combinate, che permettono alle macchine di agire con livelli di intelligenza riconducibili a quelli dell’essere umano. La tecnologia è facilmente integrabile con i sistemi interni delle aziende e consente di assolvere numerosi compiti: dal social media management e lead generation tramite AI allo sviluppo e potenziamento della customer experience, dall’ottimizzazione dei processi e analisi predittive per il supporto nelle decisioni, alla riduzione dei costi e alla valorizzazione del know-how aziendale e delle risorse.

Ghostwriter AI
Passando al Natural Language Processing, la prima proposta è quella di Ghostwriter, startup che utilizza i dati raccolti da fonti di terze parti per arricchire le informazioni interne alle aziende e suggerire azioni concrete per migliorare le operazioni di vendita, i tempi di risposta del customer care e le campagne marketing. Il focus è fornire uno strumento automatico che comprenda il pubblico e anticipi la sua reazione a un dato argomento/messaggio che si intende pubblicare sui social.

Writexp
Fa invece il lavoro di un (ottimo) correttore di bozze  Writexp . Progettato e realizzato con Intelligenza Artificiale e Machine Learning, in congiunzione con metodologie di Linguistica Computazionale, si tratta di un supporto capace di rielaborare testi complessi in modo da “farsi capire subito”. La sua intelligenza artificiale può venire particolarmente utile per settori complessi come quello delle assicurazioni: Writexp è un sistema completo per gestire e semplificare la scrittura professionale, nel rispetto dei requisiti di accessibilità, identificando in tempo reale l’apporto informativo e la qualità comunicativa, e suggerendo azioni per la revisione dei testi. In questo modo, lo strumento velocizza l’emissione di documenti o preparazione di testi per comunicazione e web e minimizza le richieste di chiarimenti.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner AssegnoCERTO: assegni bancari con tecnologie blockchain gestite in cloud
1 min

AssegnoCERTO: assegni bancari con tecnologie blockchain gestite in cloud

Presentato al Forum ABILab 2021 AssegnoCERTO di MoneyTec è nato in collaborazione con Amazon Web Services e sponsorizzato da Banca Progetto.

MoneyTec, piattaforma digitale nata due anni fa con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nella blockchain e Amazon Web Services (AWS), piattaforma cloud ampiamente adottata in tutto il mondo, hanno presentato il nuovo AssegnoCERTO lo scorso 24 marzo in occasione del Forum ABILab 2021. Banca Progetto, la banca digitale specializzata in servizi per le piccole e medie imprese italiane (PMI) e per la clientela privata, è intervenuta all’evento fornendo una view interessante sull’importanza della collaborazione tra fintech, a conferma del suo commitment verso le iniziative che favoriscono l’innovazione digitale.

AssegnoCERTO permette al sistema bancario di poter rendere più sicuro ed efficiente il mondo della gestione degli assegni bancari, dei circolari e dei FAD.

Grazie all’uso della blockchain e all’infrastruttura cloud di AWS, AssegnoCerto è un sistema evoluto e sicuro perché è garantita la massima privacy delle informazioni gestite su blockchain privata di sistema bancario, permette la circolarità delle informazioni per le banche aderenti al servizio (a regime il sistema consentirà la consultazione dei dati e delle immagini digitali di tutti gli assegni emessi e da incassare) e infine assicura una maggiore cooperazione tra le banche finalizzata ad evitare rischi e frodi.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Vivid Money, 60 milioni alla startup tedesca del banking sbarcata in Italia
2 min

Vivid Money, 60 milioni alla startup tedesca del banking sbarcata in Italia

La società fondata a Berlino poco più di un anno fa è una piattaforma all-in-one che offre una molteplicità di servizi bancari, ma anche la possibilità di investire in criptovalute e una formazione agli investimenti. Con questo round Serie B Vivid Money è valutata 360 milioni di euro. Ora vuole crescere sui mercati europei

Una realtà innovativa berlinese da poco sbarcata in Italia con la sua piattaforma di banking e investimenti, Vivid Money, ha chiuso un round di finanziamento da 60 milioni di euro finalizzato a un’ulteriore espansione del business e delle funzionalità del prodotto.

Vivid Money è stata fondata nel 2019 a Berlino da Artem Yamanov e Alexander Emeshev ed è composta da un team internazionale e altamente qualificato di oltre 200 dipendenti. La startup ha lanciato la sua piattaforma in Germania nel 2020, offrendo un’app che rompe i confini tra risparmio, pagamenti e investimenti. Sbarcata poi in Spagna, Francia e recentemente anche nel nostro paese, l’azienda mira a offrire ai clienti di tutta Europa una user experience che li aiuti a risparmiare e a prendere decisioni di investimento intelligenti grazie ai contenuti educativi offerti dall’app stessa. A soli otto mesi dal lancio, avvenuto nel giugno 2020, più di 100.000 clienti stanno già utilizzando i prodotti di Vivid in Germania, Francia e Spagna. Il nuovo round di finanziamento favorirà la crescita nei principali mercati europei, oltre a sostenere lo sviluppo di nuove funzionalità della piattaforma.

Con Vivid Money gli utenti possono ora investire in azioni e criptovalute a partire da appena 0,01€, e guadagnare dalle proprie spese con un innovativo meccanismo di cashback. Tutto questo oltre a beneficiare degli altri strumenti offerti da Vivid, come la carta di debito in metallo gratuita, il controllo sugli abbonamenti attivi, la reportistica sulle spese effettuate, i 15 conti secondari – le “Pocket” – condivisibili con altri utenti, e le prenotazioni di hotel e autoveicoli tramite Vivid Services.

Per chi non ha familiarità con gli investimenti, Vivid vuole inoltre diventare il luogo dove imparare il funzionamento dei mercati e far crescere i risparmi in modo sicuro e consapevole. Per questo Vivid offrirà tramite l’app lezioni per imparare gradualmente le basi degli investimenti, così come aggiornamenti e notizie per spiegare in maniera chiara gli eventi del mondo finanziario. Nuovi contenuti educativi saranno inseriti nella piattaforma ogni settimana.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Con October e Qonto finanziamenti alle Pmi in 4 giorni
2 min

Con October e Qonto finanziamenti alle Pmi in 4 giorni

Il mondo fintech europeo si muove per finanziare le Pmi: Qonto, soluzione di finance management per la quotidianità bancaria e contabile, e October, piattaforma per i prestiti alle Pmi, hanno dato il via a una partnership per rendere più facile l’accesso al credito per i piccoli imprenditori.

L’accordo consente ai clienti di Qonto in Italia e Francia l’accesso diretto, attraverso una procedura immediata, a un finanziamento finora erogabile solo dagli istituti di credito tradizionali. Per richiedere a October il prestito con Qonto sono necessari solo pochi minuti e, in caso di esito positivo, i fondi vengono versati sul conto dell’utente entro 4 giorni.

Con pochi clic e rispondendo a poche domande, l’utente riceve un’offerta generata da un modello di analisi, che valuta la richiesta sulla base delle sue transazioni bancarie, garantendo massima affidabilità in sicurezza.

October e Qonto hanno stabilito requisiti di eleggibilità il più possibile inclusivi: essere clienti Qonto da almeno un anno e aver ricevuto pagamenti su Qonto per almeno 60mila euro negli ultimi 12 mesi. Con questi requisiti i clienti italiani di Qonto potranno richiedere un prestito, della durata massima di 24 mesi, da un minimo di 15.000 euro fino a un massimo di 30.000 euro. I tassi dipendono da una serie di fattori come l'importo, la durata del finanziamento e il credit scoring dell'azienda. Il tasso applicato viene sempre chiaramente comunicato al cliente.

La valutazione del credit scoring avviene mediante la piattaforma di October: non sono richieste garanzie personali o dichiarazioni dei redditi, ma viene chiesta qualche informazione di base sul progetto da finanziarie e sul progetto dell'impresa.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner 01Quantum: la neobanca di Mottana che porta i millennials nell’investimento crypto
2 min

01Quantum: la neobanca di Mottana che porta i millennials nell’investimento crypto

È in arrivo un’altra neobank: 01Quantum, che permetterà anche ai meno esperti di investire in criptovalute sfruttando tecnologie di ispirazione quantica. Una banca che punta in primis a conquistare millennials e nuove generazioni grazie anche a un approccio solidale.

La neobank 01Quantum è un progetto ideato da Marco Mottana, Chief Executive Officer di CFX Group, società che applica la blockchain ai sistemi di trading. 01 Quantum potrà quindi avvalersi delle soluzioni già create da CFX, come ZeroOne: un wallet exchange per smartphone (in pratica una app) dove conservare i propri asset cripto e partecipare allo sviluppo della DeFi, ovvero la finanza decentralizzata.

Il wallet exchange ZeroOne, inoltre, garantisce un forte controllo del rischio grazie alla tecnologia quantica: si avvale infatti del Digital Annealer di Fujitsu, un superchip di ispirazione quantistica che consente di effettuare operazioni superveloci di arbitraggio, ovvero senza prendere rischio di mercato.

Per realizzare il nuovo progetto, Mottana si avvale inoltre della collaborazione di varie aziende ed esperti che operano nel settore della blockchain, nell’integrazione tecnologica, nel trading, nella finanza decentralizzata e, in ultimo, nel referral marketing (che noi potremmo chiamare, all’italiana, “passaparola”) tramite Ats (Ambassador trading system) Sharing.

C’è anche una dimensione solidale nel progetto 01Quantum di Mottana. «Quando ci doteremo di tutte le licenze all’uopo necessarie, potremo dare davvero un servizio globale a tutti – spiega Mottana. Per questo, stiamo lavorando a un nuovo progetto, “Surf”, acronimo di Social Universal Raise Fund (fondo sociale di crescita universale). Un vero fondo in cui chiunque potrà investire, una parte dei risultati consentirà di “regalare” una quota di investimento (non il capitale ma il rendimento) alle persone meno abbienti, in abbinamento con le più importanti associazioni di sviluppo territoriale operanti nelle aree sottosviluppate».


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Prestiti personali, il preventivo lo fa l'assistente virtuale
2 min

Prestiti personali, il preventivo lo fa l'assistente virtuale

Grazie alla voice app sviluppata da Findomestic insieme a H-FARM, è possibile raccontare il proprio progetto a smartphone o device Google e un’assistente virtuale formulerà una proposta di prestito completa

Per richiedere il preventivo di un prestito personale non serve più compilare moduli: ora basta parlarne con l'assistente virtuale tramite lo smartphone o dallo smart device Google. A mettere a disposizione dei clienti questa innovativa soluzione è Findomestic, con il supporto di H-Farm.

 

Grazie alla voice app sviluppata – la prima, sottolinea una nota, ad offrire all'utente la possibilità di calcolare le condizioni di un prestito in maniera immediata – è sufficiente dire “Parla con Findomestic”, raccontare il progetto che si vuole realizzare e quale è l'importo che si richiede. Subito l'assistente offre una proposta di prestito completa, che può essere inviata all'utente anche via mail, se lo desidera.


“Con questa nuova voice app – afferma Gilles Zeitoun, Amministratore Delegato e Direttore Generale Findomestic - vogliamo andare incontro alle esigenze dei nostri clienti con un servizio fruibile in tutte quelle situazioni nelle quali una persona trova più semplice e comodo usare la voce piuttosto che la tastiera dello smartphone. Una soluzione sviluppata strizzando l’occhio ai giovani che oggi vedono nella messaggistica vocale una modalità di interazione pratica e immediata”.


Il sistema è tecnicamente una action, della piattaforma Google Assistant, arricchita con tecnologie di Natural Language Understanding sviluppate da H-FARM per comprendere le parole ed interpretare le intenzioni del cliente.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Bitpanda lancia White Label Solution: la piattaforma di trading digitale per il mondo bancario
1 min

Bitpanda lancia White Label Solution: la piattaforma di trading digitale per il mondo bancario

Offerta in white label per le banche da Bitpanda. L’Unicorno austriaco ha annunciato il lancio di White Label Solution: una infrastruttura tecnica che consente di integrare all’interno delle app finanziarie le soluzioni di investimento in asset digitali di Bitpanda.

Bitpanda rende così disponibile a neo banche, roboadvisor, app multi-banking e player finanziari tradizionali una piattaforma di trading e di custodia che permette agli utenti finali un accesso 24/7 a vari asset digitali: criptovalute, metalli preziosi, azioni frazionarie ed ETF.

Grazie a una infrastruttura API all’avanguardia, la piattaforma è semplice da integrare: con White Label Solution di Bitpanda infatti le banche possono scegliere gli elementi sui quali costruire l’infrastruttura, con estrema libertà di progettazione, collegandosi a singoli moduli tramite l’interfaccia API.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Open innovation, Banca Valsabbina acquisisce il 17,5% della startup Credit Service
1 min

Open innovation, Banca Valsabbina acquisisce il 17,5% della startup Credit Service

La banca popolare di Brescia ha siglato con la startup fintech veneta Credit Service un accordo di investimento. Credit Service è specializzata in servizi di invoice management e supply chain finance

Nata nel 2014 con un focus su soluzioni per la gestione del credito commerciale, Credit Service ha sviluppato nel corso degli anni la prima piattaforma che integra strumenti di analisi del credito basati su machine learning, con soluzioni di supply chain finance che permettono di finanziare e ottimizzare la gestione delle filiere industriali e commerciali. Il piano di investimento della società prevede lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti basati sull’open banking e l’intelligenza artificiale. Si tratta di strumenti indispensabili per affrontare uno scenario post Covid 19, nel quale sarà determinante per le aziende dotarsi di sistemi in grado gestire e condividere dati e informazioni con il mercato e l’ecosistema finanziario.

Il mercato dell’invoice trading, in pratica il “mercato delle fatture”, e del credito commerciale in particolare è ampio ed in continua evoluzione.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner Il conto corrente si apre con Spid: Widiba prima banca in Italia
1 min

Il conto corrente si apre con Spid: Widiba prima banca in Italia

E’ Widiba la prima banca in Italia a consentire l’apertura di un conto corrente utilizzando Spid.

L’istituto di credito “digital native”, che ha appena vinto il premio innovazione Abi per la digital transformation, aggiunge un nuovo tassello nell’ambito della strategia votata ai servizi innovativi.

In dettaglio, Spid potrà essere usato per le operazioni di autenticazione in fase di apertura del conto corrente, permettendo al cliente di completare la richiesta in pochissimi minuti. Ad affiancare Banca Widiba nel nuovo servizio c’è Infocert: grazie alla soluzione integrata nella piattaforma Widiba, consente di certificare l’identità dei clienti e i processi di contrattualizzazione, e di raggiungere i massimi livelli di sicurezza e di ottimizzazione dei tempi.


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner buddybank lancia Steppy: soluzione di investimento via app creata con Moneyfarm e BlackRock
2 min

buddybank lancia Steppy: soluzione di investimento via app creata con Moneyfarm e BlackRock

buddybank, in partnership con Moneyfarm e BlackRock, lancia Steppy: soluzione via app per investire in modo facile, accessibile e anche sostenibile.

Sviluppato in ambiente open banking via API, Steppy è un servizio di gestione di portafogli multilinea sottoscrivibile in pochi passaggi attraverso l’app buddybank. L’onboarding è totalmente digitale e il cliente dopo la compilazione di un breve questionario MiFID, può definire i propri obiettivi in autonomia oppure con il supporto della consulenza.

La strategia di gestione di Steppy si fonda su 4 pilastri:

  1. semplicità dell’offerta: la scelta si orienta tra 5 portafogli a profilo di rischio crescente e altamente diversificatigestiti da Moneyfarm utilizzando ETF come strumenti sottostanti;
  2. sostenibilità: tutti i portafogli si basano su criteri ESG;
  3. accessibilitàsoglia di investimento minimo iniziale di 2.500 euro e possibilità di attivare un PAC a partire da 100 euro al mese;
  4. flessibilità: possibilità di incrementare l’investimento in qualsiasi momento e nessun vincolo temporale o penali in caso di uscita.

Steppy è un’offerta di investimento fully digital da smartphone. Sarà Moneyfarm a gestire i portafogli, facendo leva anche sull’asset allocation consigliata da BlackRock, ottimizzata sulla base di metriche ESG, includendo quindi nel processo d’investimento tematiche ambientali, sociali e di governance.

«In buddybank, grazie anche alla sua natura di banca conversazionale, abbiamo sempre privilegiato l’ascolto e il confronto con la nostra clientela, che ci ha chiaramente manifestato due bisogni fondamentali. Proporre un “salvadanaio”, per i nostri buddies con età compresa tra i 18 e i 35 anni e non solo, una soluzione che permettesse loro di investire anche piccoli risparmi in modo semplice, a costi e rischi ben calibrati, e disporre di una soluzione di investimento altamente diversificata, completamente digitale a costi estremamente competitivi – commenta Claudia Vassena, Head of buddybank. La soluzione disegnata risponde proprio a questa richiesta, basando la sua forza sulla fiducia costruita con passione dai tre brand uniti in questo progetto: buddybank, Moneyfarm e BlackRock».


Banner Servizi Finanziari e Retail Banking
Banner B-ilty, una banca diretta per le PMI
1 min

B-ilty, una banca diretta per le PMI

E’ previsto entro fine anno il lancio, da parte di Illimity Bank, di B-ilty, una banca diretta per il mondo delle piccole imprese, circa 1 milione di realtà con fatturato tra i 2 e i 10 milioni di euro.

«Un mondo mal servito in Italia – afferma Passera – e a cui ci rivolgeremo con un mix di piattaforma digitale e advisor, competenze umane e non solo tecnologia». Previsto un pacchetto di servizi integrativi: bancassicurazione, CFO digitale, cash management, e soprattutto un motore del credito digitalizzato, con intelligenza artificiale e machine learning alimentati da dati interni ed esterni per fornire rapidamente risposta alle richieste di credito delle aziende.


Banner Sistemi di Pagamento
Banner Celo Euro Bitcoin, cos’è, cosa permette di fare
3 min

Celo Euro Bitcoin, cos’è, cosa permette di fare

Lanciato da Deutsche Telekom, segue l’introduzione di CELO Dollar (cUSD) avvenuta lo scorso anno. Entrambe le criptovalute, come già evidenziato, permettono agli utenti di trasferire denaro più velocemente e in modo più economico utilizzando lo smartphone

Il mercato Bitcoin sta attraversando una certa volatilità e nuove criptovalute si stanno affacciando sul mercato; tra queste, l’innovativa CELO Euro, una app che permette – a chi non ha un computer ma possiede uno smartphone – di effettuare pagamenti in valuta stabile e di riceverli.

Si tratta di un progetto lanciato da Deutsche Telekom nelle ultime settimane di aprile: un ecosistema blockchain open source che si basa su uno stablecoin con valore ancorato a quello dell’euro, CELO Euro (cEUR). Ovvero, una nuova forma di finanza decentralizzata (DeFi) in grado di rendere accessibili i servizi finanziari a quasi due milioni di utenti che oggi risultano esclusi dal sistema finanziario tradizionale.

Il lancio di cEUR segue quello del CELO Dollar (cUSD) avvenuto lo scorso anno. Entrambe le criptovalute, come già evidenziato, permettono agli utenti di trasferire denaro più velocemente e in modo più economico utilizzando, appunto, lo smartphone.

Grazie alla nuova criptovaluta cEUR si potranno effettuare rimesse peer-to-peer a basso costo utilizzando sia lo smartphone sia, in alternativa, gli operatori di cash-in e cash-out. Le transazioni avvengono ad elevata velocità con tempi di blocco di 5 secondi e commissioni di transazione molto basse, inferiori a 1 centesimo.

Pertanto, sia gli sviluppatori interessati a costruire sulla piattaforma CELO sia i gestori di telefonia mobile e altre organizzazioni partner possono contrare sulla stablecoin cEUR per introdurre metodi innovativi a vantaggio dei propri clienti usando denaro digitale e prodotti e servizi basati su blockchain. Di fatto, l’infrastruttura open source di CELO consente di accedere alle risorse digitali facilmente e da qualsiasi latitudine del pianeta in pochi secondi, creando un mercato delle rimesse completamente nuovo per l’Unione europea e con potenzialità d’uso che vanno al di là degli investimenti e della speculazione.

CELO è un termine che nella lingua dell’esperanto significa “scopo” e si pronuncia “tselo”.

Le criptovalutae CELO possono diventare assolutamente competitive in termini di rimesse bancarie. Ovvero, la rimessa basata su blockchain è più economica, più veloce e più sicura della rimessa tradizionale, senza contare il fatto che gli stablecoin garantiscono che il trasferimento tracci la valuta in valuta fiat (valuta legale emessa dai governi) nel momento dell’invio e della ricezione, mitigando così il rischio di volatilità e problematiche d’inflazione, rivelandosi, quindi, come una valuta digitale affidabile supportata da riserve tracciate, diversificate e dimostrabili.

Quello che affascina del cEUR è che si rivela come qualcosa di inedito, dal momento che, grazie a un network composto da oltre 130 soggetti – la Celo Alliance for Prosperity – è possibile promuovere l’impatto sociale e l’inclusione finanziaria attraverso l’uso della tecnologia blockchain, sfruttando l’alta velocità, il basso costo e la natura mobile-first della piattaforma CELO. Tale piattaforma sarà gestita, in Europa, da Deutsche Telekom, la stessa che ha lanciato il progetto, attraverso la società sussidiaria T-Systems MMS. Quest’ultima opererà come “validatore” utilizzando Open Telekom Cloud (OTC), in grado di soddisfare i rigorosi requisiti di sicurezza e di conformità alle norme europee garantendo, altresì, la disponibilità dei servizi finanziari sicuri in tutto il mondo tramite smartphone. Inoltre, grazie all’interfaccia di programmazione API SMS di Deutsche Telekom sarà possibile, per i “validatori”, inviare messaggi di verifica utilizzando tale servizio.


Banner Sistemi di Pagamento
Banner Smart Control: la piattaforma di ISP e Mastercard per semplificare i pagamenti B2B
2 min

Smart Control: la piattaforma di ISP e Mastercard per semplificare i pagamenti B2B

Si chiama Smart Control ed è la nuova soluzione nata dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Mastercard per la gestione dei pagamenti B2B, semplificare i processi contabili, finanziari e di riconciliazione.

Smart Control si basa su una piattaforma digitale di generazione di carte di credito virtuali Mastercard, attraverso le quali un’azienda può pagare i suoi fornitori e sfruttare i benefici legati alle transazioni con carte di credito, tra cui la maggior sicurezza per i pagamenti, il controllo delle transazioni e del workflow, la possibilità di riconciliazione automatizzata dei dati grazie al data enrichment e al miglioramento dei flussi di cassa.

Smart Control consente di portare efficienza:
- nel processo, grazie alla possibilità di differenziare i livelli di approvazione anche in base all’ammontare richiesto, aderendo alle policy e procedure aziendali;
- nella gestione dei dati, grazie alla possibilità di aggiungere diversi campi addizionali per singola carta virtuale generata e all’integrazione con gli ERP aziendali, migliora i tempi e riduce i costi legati alla riconciliazione tra fatture e pagamenti;
- nella gestione del capitale, grazie alla possibilità di aumentare i giorni medi di pagamento (DPO), funge da leva addizionale per raggiungere gli obiettivi di ottimizzazione del capitale circolante.

L’obiettivo è quindi semplificare la gestione del ciclo passivo, complessa per via del capitale circolante ridotto, dei processi manuali inefficienti, della scarsa diffusione dei processi Procure-to-Pay automatizzati e della necessità di maggiore accuratezza e visibilità sullo speso totale.

Grazie a Smart Control, le imprese italiane potranno rendere più efficienti i loro processi di pagamento così da poter investire tempo e risorse in modo più produttivo all’interno dell’azienda.


Banner Sistemi di Pagamento
Banner Viva Wallet democratizza i pagamenti digitali trasformando qualsiasi mobile Android in POS
1 min

Viva Wallet democratizza i pagamenti digitali trasformando qualsiasi mobile Android in POS

La neobank Europea interamente basata su cloud consente alle aziende di accettare pagamenti contactless e con PIN senza la necessità di acquistare terminali hardware

Grazie all’innovativa soluzione “Tap on Phone” disponibile su Viva Wallet POS App qualsiasi dispositivo Android può trasformarsi in un lettore di carte, consentendo alle aziende di qualunque dimensione di accettare pagamenti contactless e con PIN da qualsiasi carta o digital wallet (Visa, Mastercard, Bancontact, Apple Pay & Google Pay) senza la necessità di acquistare terminali hardware. Inoltre, il servizio non necessita di alcuna installazione tecnica, non ha contratto, né canoni mensili. Tutto ciò migliorerà l’esperienza dei pagamenti alla consegna, consentirà di smaltire la fila in negozio più velocemente e assicurerà una mobilità totale per il personale accelerando il processo di pagamento.